Gol e brividi, tra Siracusa e Vibonese finisce 2-2. Scontri diretti tabù azzurro

 Gol e brividi, tra Siracusa e Vibonese finisce 2-2. Scontri diretti tabù azzurro

Gli scontri diretti restano un tabù per il Siracusa. Come con il Trapani, nonostante la spinta del De Simone, anche con la Vibonese finisce in parità. Partita ricca di reti ed emozioni, questa volta, però con qualche errore di troppo che entrambe le formazioni pagano a caro prezzo, finendo per premiare la regolarità del Trapani che si prende altri due punti di vantaggio in classifica.
Per il Siracusa c’è Suhs al posto di Markic, per il resto solo conferme. Partita vivace, con due squadre che si affrontano a viso aperto e che, durante la stagione, si sono messe in mostra per la fluidità di manovra. Parte meglio il Siracusa: un palo centrato prima del decimo minuto e diversi calci d’angolo dicono della pressione azzurra. Ma a passare in vantaggio, al 32′, è la Vibonese con un contropiede chiuso da Convitto. La squadra di Cacciola si fa sorprendere sbilanciata in avanti. Il Siracusa si riorganizza, torna ad alzare i giri e grazie alla furbizia di Alma approfitta al 42′ di una svista della difesa calabrese, palla per Maggio e partita di nuovo in equilibrio. Ma gli azzurri (in maglia bianca) hanno giusto il tempo di rimettere la palla a centrocampo ed ecco arrivare un rigore per la Vibonese, complice una leggerezza di Gozo. Nelle concitate fasi che precedono il penalty, viene espulso un giocatore della Vibonese. Dal dischetto, Tandara realizza e il primo tempo si chiude con gli ospiti in vantaggio.
Nella ripresa, Benassi e compagni partono ruggendo e al 50′ rimettono i conti in equilibrio con Zampa. Con quaranta minuti da giocare in superiorità numerica, salgono le quotazioni azzurre. La Vibonese è squadra che sa tenere e soffrire e dimostra maggiore duttilità tattica rispetto al Trapani visto a Siracusa. Passano i minuti, girandola di cambi, Cacciola riveste di attaccanti la squadra azzurra, fino all’assalto finale tutti avanti e palla in area. Senza però, stavolta, pescare l’ultima zampata. E con tre pareggi nelle ultime quattro gare, la flessione del Siracusa è tutta nei numeri.

 

Potrebbe interessarti