Grana depuratore Ias, Biamonte: “condividiamo richiesta di tavolo tecnico in Prefettura”
“Da diversi anni denunciamo con forza i miasmi provenienti dalla zona industriale e il non funzionamento dell’impianto di deodorizzazione, ponendo attenzione sull’IAS”. Il presidente del Consiglio comunale di Priolo, Alessandro Biamonte, rivendica un’azione non distratta sul depuratore consortile ora sequestrato dalla Procura. “Richiediamo interventi immediati per individuare le soluzioni tecniche che possano consentire di non interrompere l’attività di depurazione e che possano, al contrario, promuoverne l’ampliamento. Il depuratore Ias riconosce alla Regione Sicilia un canone annuo di 500 mila euro, per questo più volte in passato abbiamo chiesto di utilizzare l’80% di tale somma per l’esecuzione di opere di integrazione, modifica e completamento necessarie. Il lavoro eccellente della Procura di Siracusa sulla zona industriale – dice ancora Biamonte – sta mettendo in luce tutta l’incapacità e l’inefficienza della classe politica che ha governato negli ultimi trent’anni il nostro territorio”.
E per l’immediato futuro, il presidente del Consiglio comunale di Priolo indica la strada di norme sempre più severe e stringenti in tema di prescrizioni, “senza concedere ulteriori proroghe. La problematica delle bonifiche è l’unica che potrebbe condurre verso la normalizzazione ambientale della zona industriale. Adesso bisogna rassicurare i cittadini e dire in maniera chiara se è possibile continuare o meno a fare il bagno presso il nostro litorale. Consapevoli che la salute del cittadino e dell’ambiente non può essere barattata con i posti di lavoro. Condividiamo la richiesta dei sindacati al prefetto per la realizzazione di un tavolo di coordinamento per garantire tecnicamente l’attività delle aziende e con esso la piena occupazione”.