Granata (Oltre): “Troppi silenzi sugli sviluppi dell’inchiesta per disastro ambientale”
Troppo silenzio attorno agli ultimi risvolti nell’inchiesta per disastro ambientale che chiama in causa il depuratore consortile e la zona industriale siracusana. E’ il movimento politico Oltre a stigmatizzare la disattenzione dei responsabili a vario livello della cosa pubblica e della stessa opinione pubblica.
Nei giorni scorsi, la notizia della revoca dei tre consulenti incaricati decisa dal gip del Tribunale di Siracusa.
“La decisone di rimuovere dall’incarico i periti trae origine da una relazione della Procura relativa ad un incontro avvenuto nel gennaio scorso tra uno dei periti, Mancini, con un manager della Sonatrach, società coinvolta nell’inchiesta alla presenza di un imprenditore, quest’ultimo non indagato nell’ambito del procedimento della procura siracusana”, ricorda Fabio Granata, referente di Oltre.
Nella relazione del giudice, si fa riferimento al venir meno della necessaria terzietà nelle verifiche che procederebbero con lentezza. “Sono mancate da parte di tutti i periti – scrive il magistrato – spiegazioni precise, tempestive ed esaurienti circa le difficoltà esecutive in cui è incorso il collegio peritale, i motivi dell’estrema lentezza nello svolgimento degli accertamenti e la scarsa presenza sui luoghi oggetto dell’indagine peritale, oltre all’assoluta mancanza di spiegazioni al giudice sulle difficoltà riscontrate”.
Il direttivo di Oltre ribadisce pieno sostegno ai magistrati e denuncia una “copertura politica e legislativa” della vicenda che chiama in causa temi delicati come l’ambiente e la tutela della salute. “A fine ottobre terremo una manifestazione pubblica per rompere il silenzio sulla gravissima vicenda”.