Green pass promosso dalle aziende siracusane: “utile” per il 95%, indagine Confindustria
Luci e ombre sul green pass ad un mese dall’obbligatorietà. Se ne è discusso nella sede di Confindustria Siracusa, alla luce dei risultati di una indagine svolta tra le PMI associate. Dai risultati dell’indagine è emerso che oltre il 95% delle aziende ha ritenuto utile, per salvaguardare l’attività produttiva, l’introduzione del green pass nei luoghi di lavoro e solo il 25% ha avuto casi di dipendenti senza certificazione verde.
Nessuna particolare difficoltà nell’organizzare i controlli, ma dalle aziende viene auspicata una revisione della norma che preveda un controllo in modalità digitale.
Giovanni Musso, presidente della Sezione imprese metalmeccaniche ha detto che “i dati della pandemia in Italia oggi ci dicono che , sebbene con molta prudenza, la situazione è ancora gestibile. La durata della copertura vaccinale, le incognite delle varianti spingerebbero tuttavia il Governo a prolungare lo stato di emergenza – si parla di marzo giugno 2022 – quindi anche l’obbligo del green pass. Dovremo ancora lavorare insieme osservando le norme in materia di contrasto al covid e spingendo verso una campagna vaccinale di massa offrendo alle imprese le migliori soluzioni per mettere in sicurezza i lavoratori e andare avanti con le attività evitando cosi ricadute negative sul territorio”.
“Altro passo di quel percorso che ha visto le aziende coinvolte con senso di responsabilità e di partecipazione nella battaglia contro il Covid”, ha detto Rosario Pistorio, vice presidente di Confindustria Siracusa e delegato alla salute, ambiente e sicurezza. “Aziende che hanno dimostrato una straordinaria capacità di resilienza, rafforzata ulteriormente dalla condivisione di un percorso comune, nel quale il ruolo di Confindustria è stato certamente determinante. L’associazione, in questo delicato e complicato frangente storico, è riuscita ad essere davvero un punto di riferimento importante per tutti gli imprenditori, indicando percorsi, soluzioni, strumenti, stando al fianco delle imprese senza mai farle sentire sole”.
Gli interventi di Donatella Giacopetti di Unem e di Maddalena De Rosa, giuslavorista, hanno chiarito alcuni quesiti posti dalle aziende e hanno evidenziato le modifiche della norma, in corso di discussione al Parlamento, che consentirà una modalità del controllo più rapida ed efficiente con l’uso del qr code, previo consenso del dipendente.