Cittadella della Solidarietà a Grottasanta, niente fondi di Agenda Urbana: il Comune vira su un nuovo bando

 Cittadella della Solidarietà a Grottasanta, niente fondi di Agenda Urbana: il Comune vira su un nuovo bando

Cambiano in programmi del Comune in merito al progetto di Social Housing pensato per l’ex Convento di Grottasanta. Nonostante la corsa contro il tempo, a fine 2023, per non perdere i fondi di Agenda Urbana destinati alla riqualificazione dell’immobile, da destinare ad attività sociali, Palazzo Vermexio ha dovuto virare su un’altra scelta (e adesso su un’altra ancora) per concretizzare un’iniziativa che dovrebbe avere un impatto forte nell’ambito delle politiche sociali in città. Con una delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale retta dal sindaco, Francesco Italia, l’amministrazione comunale annuncia l’intenzione di “procedere all’individuazione di un soggetto associativo e/o organizzazioni non lucrative di utilità sociale a cui affidare in concessione, senza corresponsione di un canone, per 10 anni, l’immobile. Chi se lo aggiudicherà dovrà realizzare progettazione e “lavori di efficientamento,riqualificazione funzionale e ristrutturazione attraverso fondi propri o attraverso contributi, sovvenzioni, donazioni o altre forma di finanziamento”. Un progetto per la riqualificazione dell’ex Madonna delle Grazie, in realtà, era stato realizzato in passato, dal Comune insieme ad Ance e Iacp. Si trattava in quel caso di un’idea di massima per il “potenziamento del patrimonio pubblico e privato esistente e di recupero di alloggi di proprietà dei Comuni e ex Iacp per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali”.
L’edificio che in passato ospitava la Casa Madonna delle Grazie è di proprietà comunale e versa in stato di abbandono. E’ stato anche spesso oggetto di atti vandalici. Il Comune intende farne una Cittadella della Solidarietà e con Agenda Urbana sembrava possibile accedere a finanziamenti per circa 5 milioni di euro. Gli uffici comunali avrebbero poi optato per l’accesso a risorse attraverso la Fua, area funzionale urbana della Sicilia, che tuttavia non si è rivelata una strada “veloce”. Al contrario, tutto sembrerebbe al momento immobile. Da qui, la scelta di andare intanto avanti in un altro modo. La prima idea progettuale, che era tecnicamente un progetto di fattibilità tecnico-economia venne presentata nel 2020. L’obiettivo era e per certi versi resta quello di creare un innovativo modello sociale e abitativo. All’interno del grande complesso potrebbero trovare posto, se si mantenesse questa linea, 9 appartamenti singoli, 19 matrimoniali, 4 per famiglie, 12 stanze singole e 4 matrimoniali. Nel progetto si dava spazio anche ai servizi di foresteria, lavanderia ed ai cosiddetti servizi di quartiere aperti anche all’utenza esterna con ingresso dal portico su via Grottasanta. Erano previsti un centro di aggregazione, un centro di orientamento, un’area coworking, caffetteria e centro famiglia. Si pensava, inoltre, ad un cineforum laddove si trovava la chiesa dell’ex Madonna delle Grazie. “La giunta-spiega Italia- ha scelto di approfittare della straordinaria opportunità offerta da una coda del Pnrr,che consente a una serie di grandi player di occuparsi della rigenerazione e della efficientamento energetico di immobili comunali che ne hanno bisogno, con la possibilità di affidare per 10 anni questi immobili a finalità sociali. Visti i tempi della FUA,che appaiono biblici, abbiamo pensato di usare un altro strumento per arrivare prima al fine, che è appunto quello di destinare a funzioni sociali quegli spazi”.

Foto: un rendering del progetto originario

 

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