Gruppo FdI, i pareri: tocca al Consiglio comunale decidere su scioglimento o meno
Sarà il Consiglio comunale di Siracusa a decidere le sorti del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: può esistere come gruppo autonomo pur essendo composto da meno di tre consiglieri o i suoi due componenti devono confluire nel gruppo misto? A sollevare il caso era stato Franco Zappalà (Fuorisistema) e per dirimerlo il presidente dell’assise, Alessandro Di Mauro, ha chiesto prima il parere del segretario generale del Comune di Siracusa e poi quello dell’assessorato regionale agli Enti Locali. Nelle ore scorse sono arrivate entrambe le note. E coincidono nella conclusione, ovvero che la decisione ultima “compete al Consiglio Comunale nella sua autonomia” e quindi dovrà “fornire una interpretazione autentica delle norme di cui si è dotato valutando, eventualmente, l’opportunità di apportare le necessarie modifiche per disciplinare la materia in esame”. In sintesi, il Consiglio comunale dovrà votare si o no sulla permanenza del gruppo consiliare composto da Paolo Cavallaro e Paolo Romano. In caso di scioglimento, i due confluirebbero automaticamente nel gruppo misto e questo comporterebbe anche una variazione nella composizione delle commissioni consiliari. Non solo, si perderebbe anche un capogruppo tra Boscarino (Misto) e Romano (FdI).
Le norme a cui si fa riferimento nei pareri di Regione e Segretario generale del Comune di Siracusa sono lo Statuto e il Regolamento comunale che, ad oggi, vincolano a tre il numero minimo di consiglieri per la costituzione e mantenimento di un gruppo consiliare. Pur richiamando il principio della rappresentatività dei partiti che hanno superato alle elezioni la soglia di sbarramento e l’assenza di un vincolo di mandato, oltre a qualche pronunciamento dei Tar, la decisione ultima spetta al Consiglio comunale.
Da comprendere se la votazione avverrà a scrutinio segreto o con votazione aperta.