Ha 62 anni il presunto piromane arrestato: un accendino per scatenare l’inferno
Ha 62 anni, messinese di origine ma siracusano d’adozione. Sarebbe lui, secondo le indagini dei carabinieri, il piromane che avrebbe dato origine all’incendio che ha devastato la riserva delle Saline di Priolo e minacciato da vicino la centrale Enel Archimede. Non solo, gli investigatori hanno raccolto elementi tali da ritenere che il 62enne possa essere responsabile anche dell’incendio scoppiato in contrada Petraro.
Non sono ancora chiare le ragioni che lo hanno spinto ad appiccare le fiamme e quale tipo di “attrezzatura” abbia utilizzato. Secondo le prime informazioni, non avrebbe fornito alcuna spiegazioni plausibile sulle ragioni del suo gesto. Per scatenare l’inferno ha usato un semplice accendino. Il resto, lo hanno fatto vento e caldo.
La notizia del suo arresto era stata comunicata già ieri sera in Prefettura, durante il vertice convocato in piena emergenza incendi. Un’attenta attività info-investigativa condotta dai Carabinieri ha permesso di arrivare al sospettato, oggi in stato di arresto in carcere a Cavadonna.
Il 62enne è stato sorpreso dai carabinieri mentre, con un accendino, appiccava fuoco alla folta vegetazione spontanea essiccata presente nella zona di contrada Biggemi, causando un incontrollabile incendio che si è diffuso su gran parte della macchia mediterranea, su alberi e casolari rurali circostanti. I carabinieri sono inoltre, riusciti a eseguire e sviluppare una specifica ed immediata attività info/investigativa che ha permesso loro di raccogliere inconfutabili elementi probatori a carico del 62enne, individuato anche quale responsabile di un altro incendio appiccato in contrada Petraro.