Hub del turismo digitale, l’iniziativa anche a Siracusa: il ministro Santanchè incontra il sindaco

Presentato anche a Siracusa l’Hub del turismo digitale, con la partecipazione del ministro Daniela Santanchè. L’iniziativa, organizzata dal ministero del Turismo, aperta a operatori del settore e ai diretti gestori del profili economici-finanziari-digitali quali i dottori commercialisti, si inserisce in un ciclo di eventi tenuti nei territori per illustrare vantaggi e benefici connessi alla partecipazione attiva all’Hub del turismo digitale. Realizzato con i fondi del Pnrr, l’hub punta a valorizzare l’offerta turistica utilizzando le nuove tecnologie e ha già portato alla realizzazione del sito ufficiale del turismo www.italia.it.
Prima dell’incontro, il ministro Santanché si è intrattenuta con il sindaco Francesco Italia e con l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, nella sala “Raffaello Caracciolo” di Palazzo Vermexio.
Il sindaco Italia ha illustrato al ministro e all’assessore i risultati positivi, e le conseguenti ricadute economiche, raggiunti da Siracusa in termini di presenze e pernottamenti, evidenziando anche l’importanza di investire nel digitale. «Le nuove tecnologia – ha detto – hanno un effetto moltiplicatore fino a pochi anni fa del tutto impensabile. L’idea di un hub del turismo digitale risponde esattamente a questa esigenza e può spingere il settore turistico a fare sistema poiché il confronto e lo scambio di esperienze e buone pratiche può solo portare crescita e ulteriori risorse da investire in un mondo che vive solo se riesce a rinnovarsi e a essere sempre più attrattivo. La rivoluzione digitale permette alle aziende turistiche di arrivare dove prima era impossibile spingersi e consente a platee di potenziali utenti prima irraggiungibili di organizzare viaggi comodamente seduti a casa. Turisti che, una volta arrivati a destinazione, devono poter fruire di servizi utilizzando i loro smartphone e pianificare le loro visite riducendo al massimo rischi e contrattempi. Tutto questo in un sistema che si autoalimenta perché i dati che è possibile raccogliere con il digitale diventano informazioni preziose per migliorare sempre di più l’offerta turistica e la qualità dei servizi».