I consiglieri comunali si “aumentano” il gettone di presenza, Si all’adeguamento

 I consiglieri comunali si “aumentano” il gettone di presenza, Si all’adeguamento

Ammonterà a 2.294 euro lordi, da adesso e fino a dicembre 2023, il gettone di presenza spettante ai consiglieri comunali di Siracusa, per diventare 2.760 euro nel 2024.
Il consiglio comunale ha approvato ieri l’emendamento proposto dalla conferenza dei capigruppo con cui si aumentano (tecnicamente si “adeguano” alla nuova normativa statale) gli importi, com’è già stato fatto per il sindaco e per gli assessori.
La decisione dell’assise cittadina, su spinta della conferenza dei capigruppo, fa seguito alla nuova normativa statale, che stabilisce un incremento delle indennità degli amministratori. In Sicilia, un decreto dell’assessore regionale alle Autonomie locali e Funzione Pubblica, Andrea Messina, ha attribuito un sostegno finanziario ai Comuni siciliani che abbiano applicato tale adeguamento, sei milioni di euro per il triennio 2023/2025.
Il consiglio comunale di Siracusa,dunque, ha approvato l’emendamento con 24 “si” e 4 voti contrari (quelli dei tre consiglieri del Partito Democratico e dell’ex candidato a sindaco, Ferdinando Messina).
Parlando in cifre significa che se fino al 2021 il “massimo” gettone di presenza per un capoluogo di provincia come Siracusa era di 1.301,47 euro al mese, nel 2022 si è arrivati a 1.957,81, ovviamente anche in questo caso lordi. La norma a cui il consiglio comunale si è adeguato ieri sera prevede che gli adeguamenti possano essere liquidati solo se si rispetta l’equilibrio di bilancio pluriennale, per assicurare che la spesa integrale di aumento sia sostenibile.

Gli “stipendi” degli amministratori locali italiani sono stati incrementati, rapportandoli al trattamento economico lordo mensile dei presidenti delle Regioni. L’aumento è calcolato in misura percentuale, proporzionandolo alla popolazione. Ad introdurre gli aumenti è stata la legge di Bilancio del 2022, adottata anche dalla Sicilia che è regione a statuto autonomo.
L’incremento è diventato realtà alla fine del 2021 e riguarda anche le indennità di vicesindaci, assessori e presidenti dei Consigli comunali. Il compenso massimo percepibile dai consiglieri comunali è “pari ad un quarto dell’indennità del Sindaco in base a quanto disposto dall’articolo 82, comma 2, del TUEL”. L’aumento avviene gradualmente su base annuale e sarà “completo” a partire dal 2024 (45% nel 2022; 68% nel 2023; 100% nel 2024). La Regione si fa carico di parte dei maggiori oneri di spesa per i conti comunali, mentre nelle regioni a statuto ordinario provvede lo Stato.
Il sindaco di un capoluogo di provincia con popolazione oltre i 100.000 abitanti, come Siracusa, partiva da una indennità mensile di 5.205,89 euro. Nel 2022 si è passati a 7.831,24 euro che diventano 9.173,08 euro nel 2023 per poi salire a 11.040 nel 2024 (indennità mensili lorde).
Passiamo al vicesindaco: la carica nei capoluoghi di provincia con oltre 100.000 abitanti aveva una indennità mensile di 3.904,42 euro; nel 2022 è passata a 5.873,43 euro; 6.879,81 nel 2023; 8.280 euro nel 2024.
Un assessore di un Comune come Siracusa (capoluoghi di provincia oltre 100.000 abitanti) partita da uno “stipendio” di 3.383,83 euro che con il primo scaglione di adeguamento (2022) è passato a 5.090,31 euro; 5.962,51 nel 2023 per poi assestarsi nel 2024 a 7.176 euro al mese.
Rimodulata con i tre scaglioni di aumento anche l’indennità di carica del presidente del Consiglio comunale. I numeri previsti per i capoluoghi di provincia oltre 100.000: 5.090,31 euro nel 2022 (erano 3.383,83 euro nel 2021); 5.962,51 euro nel 2023 e 7.176 a partire dal 2024.

 

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