I poliziotti arrestati, il pentito: “Sequestravano droga e la consegnavano a noi”
“Mi disse di preparare 10 buste da 50 grammi di mannitolo per poter fare lo scambio di droga dopo le analisi condotte a Catania sullo stupefacente sequestrato”. Il mannitolo (una sorta di diuretico) sarebbe poi stato utilizzato al posto dello stupefacente sequestrato che veniva, così, “recuperato”.
E’ solo uno dei passaggi delle rivelazioni di Cesco Capodieci sui rapporti con i poliziotti indagati a Siracusa, con l’accusa a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e psicotrope, corruzione, peculato e falso in atto pubblico.
Nello specifico, la frase pronunciata dall’ex “re del Bronx” si riferisce ad uno dei poliziotti soprannominato “Occhi di Ghiaccio” e alle volte anche “Savastano”.
Nelle sue dichiarazioni, il collaboratore di giustizia riferisce di “appartenenti alle forze che sottraevano droga sequestrata, anche corpi di reato e si rendevano complici dello spaccio. Sequestravano stupefacente e lo consegnavano a noi”.
Vengono citati anche singoli episodi. In un caso, ad esempio, dopo un operazione antidroga, i poliziotti avrebbero consegnato al gruppo criminale 500 grammi di cocaina, dietro corresponsione di 20 mila euro. “In totale avrò dato 100 mila euro”, stima ancora Capodieci riferendosi a due dei poliziotti arrestati.
A loro carico, è stato disposto un sequestro preventivo di beni pari, rispettivamente, a 209.908 euro e 374 mila euro, cifre calcolate a seguito di indagini patrimoniali, prendendo in considerazione le entrate complessive dal 2001 al 2021 ed effettuando una serie di controlli incrociati con le banche dati a disposizione. A proposito di uno degli indagati, scrivono gli investigatori “risorse finanziare eccedenti a quelle frutto di redditi dichiarati”.
Un altro collaboratore di giustizia, Massimiliano Mandragona, con le sue dichiarazione lascia intendere che per i poliziotti infedeli vi fosse una sorta di stipendio. “Dal 2015 a 2017 ogni quaranta giorni consegnavamo 2000 euro. (…) Ci conveniva visto che ci avvisava di tutte le attività della polizia, dei carabinieri e della finanza riferendoci le informazioni che aveva in merito e che potevano danneggiare noi o il gruppo del Bronx”.