I porti di Siracusa nell’Autorità di Sistema, in Senato arriva il “si”. Ora modificare governance

 I porti di Siracusa nell’Autorità di Sistema, in Senato arriva il “si”. Ora modificare governance

Approvato in Senato un emendamento a firma di Antonio Nicita, che, anche al fine di valorizzare gli asset strategici del siracusano, inserisce il porto rifugio Santa Panagia e il Porto Grande di Siracusa all’interno dell’Autorità portuale di sistema della Sicilia orientale. Manca adesso la modifica della governance, per permette al capoluogo aretuseo di avere un suo rappresentante negli organismi interni dell’AdSP, paritario a quelli prodotti da Augusta e Catania.
“Alla prima occasione utile – spiega il senatore siracusano del Pd – mi propongo di intervenire anche sulla modifica della governance, con un emendamento alla legge del 1994 così da equiparare i capoluoghi di provincia della Sicilia e della Sardegna, afferenti alle authorities, alle città metropolitane. In modo da attribuire eguale posizione a tutti i capoluoghi di provincia che afferiscano. Questo sulla base delle oggettive peculiarità dell’insularità sui porti delle isole rispetto alla incidenza delle coste in altre regioni italiane”.
Nicita si dice certo che con questi passaggi “rilanceremo l’attività portuale tutta della Sicilia orientale in generale, e anche di Siracusa in particolare. La politica europea dei porti, tanto in materia di aiuti di Stato quanto in materia antitrust, richiede aggregazioni forti e competitive, in grado di attrarre investimenti pubblici e privati nei porti, nella prospettiva del rilancio del commercio internazionale, della sostenibilità e dell’occupazione”.
Adesso la norma passerà all’attenzione dalla Camera dove si prevede in tempi brevi l’approvazione del medesimo testo già passato in Senato. “Ringrazio per il confronto costruttivo e per l’intesa bipartisan conseguita in Senato, il Presidente della nona Commissione De Carlo, il relatore del DDL Pogliese, il Governo e il Presidente della Regione Siciliana. Ringrazio infine i consiglieri comunali del PD di Siracusa, Milazzo, Greco e Zappulla, e il deputato regionale Spada, con i quali abbiamo istruito assieme il dossier”.
Anche parlamentari siciliani di Fratelli d’Italia (Luca Cannata, Salvo Pogliese, Manlio Messina, Francesco Ciancitto, Eliana Longi, Ella Bucalo, Raoul Russo, Salvo Sallemi, Ella Bucalo, e il deputato regionale Carlo Auteri) hanno espresso soddisfazione per l’approvazione, nell’ambito del DL Ex Ilva, dell’emendamento che ha consentito l’inserimento di Siracusa nell’Autorità del Sistema portuale del mare della Sicilia Orientale.
“Oggi si sana un vulnus – dicono gli esponenti di Fratelli d’Italia – durato per troppo tempo. L’approvazione dell’emendamento consente l’ingresso di Siracusa nell’Autorità del Sistema portuale della Sicilia Orientale rafforzando così l’intero sud est isolano e conferendo nuova linfa e slancio alle opportunità di crescita del territorio. Abbiamo convintamente sostenuto questa opportunità votando favorevolmente l’emendamento in un’ottica di potenziamento dei porti aretusei che porterà benefici sia in ambito turistico e diportistico, sia per quanto concerne l’indotto del Petrolchimico”.
Nel decreto legge è prevista la razionalizzazione all’interno della medesima Autorità di sistema portuale, le attività, la logistica e gli investimenti nelle strutture portuali serventi gli stabilimenti del settore della raffinazione ricadenti all’interno del Polo petrolchimico siracusano e riconosciuti di interesse strategico nazionale. Quindi Siracusa con il porto rifugio di Santa Panagia e il Porto Grande entrano a pieno titolo nell’autorità portuale. “Lo avevo anticipato durante la seduta di Consiglio comunale – conclude Cannata – avevo garantito il mio impegno per arrivare al risultato con Siracusa al centro della portualità regionale con pari dignità e importanza rispetto ad Augusta e Catania. Ho condiviso con il gruppo parlamentare di FdI l’esigenza del territorio e di accelerare e trovare subito soluzione e in Senato abbiamo reso concreto e fattivo l’impegno preso in consiglio comunale. Tutto questo significherà la pari gestione di Siracusa con Augusta e Catania dei fondi e delle risorse PNRR per le infrastrutture portuali. Prossimamente come già anticipato in consiglio comunale nella riforma dei porti provvederemo a valutare la modifica del testo sulla governance. Ancora una volta si dimostra la nostra politica del fare”.

 

Potrebbe interessarti