I rifiuti Ilva ad Augusta e Melilli, articolo de L'Espresso tra preoccupazioni e rassicurazioni
Maurizio Zoppi, giornalista del periodico L’Espresso, ha raccolto nei giorni scorsi quello che definisce “un nuovo grido di allarme da parte degli abitanti siciliani riguardo alle pesanti conseguenze dell’inquinamento in merito al triangolo della morte che ha per vertici i tre comuni di Augusta, Priolo e Melilli”. Parte così il suo articolo, disponibile anche nella versione online, sul caso del polverino Ilva (Taranto) arrivato in porto ad Augusta e smaltito in discarica a Melilli. Una vicenda che nelle prime settimane di aprile ha riempito le cronache locali. Secondo L’Espresso, “la Procura di Siracusa indaga per verificare se questo carico ingente di rifiuti proveniente da Taranto poteva essere trasportato in Sicilia”. Circa diecimila tonnellate di polverino d’altoforno, per l’Arpa “non pericoloso” dopo gli esami condotti anche a bordo della nave che ha trasportato il carico in Sicilia.
Zoppi ripercorre tappe e passaggi, tra interrogazioni al ministro dell’Ambiente, Galletti, e audizioni all’Ars.
Nell’articolo anche le dichiarazioni di Massimo Scatà, responsabile ufficio affari generali del porto di Augusta. “Quando si parla di rischio sanitario si va a toccare e sindacare molte volte le attività, che lasciano un certo benessere nel territorio. Però la politica scorda facilmente che al porto commerciale di Augusta sbarcano un alto numero di migranti portando un grossissimo problema sanitario”, ha dichiarato in audizione il 5 maggio racconta sempre L’Espresso.