I sindaci siciliani (e siracusani) ai Prefetti: “senza soluzioni statali, crisi è conclamata”

 I sindaci siciliani (e siracusani) ai Prefetti: “senza soluzioni statali, crisi è conclamata”

I sindaci siciliani stanno incontrando in remoto i 9 prefetti dell’Isola per rappresentare la grave crisi finanziaria e organizzativa in atto nei 391 comuni e per chiedere che vengano approvate, con somma urgenza, norme idonee a sostenere gli enti locali alle prese con una grave crisi strutturale e di sistema che non permette di approvare i bilanci. In base agli ultimi dati pubblicati dall’assessorato regionale delle Autonomie Locali, infatti, solamente 152 Comuni su 391 hanno approvato il Bilancio di previsione 2021-2023 e appena 74 Comuni il Consuntivo 2020.
In collegamento con la prefettura di Siracusa, oggi, c’erano il vicepresidente vicario dell’Anci e sindaco di Avola Luca Cannata, con una delegazione di altri primi cittadini della provincia. Pur apprezzando gli importanti segnali di attenzione da parte, tra gli altri, del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, del Ministro dell’Economia Daniele Franco e del Viceministro dell’Economia Laura Castelli, si è dovuta costatare l’assenza di atti concreti ed è stata paventata la dimissione di massa. “Consapevoli che le contemporanee dimissioni di numerosi sindaci confermerebbero ulteriormente la gravissima crisi istituzionale in atto – hanno ricordato al prefetto Giusi Scaduto – facendone ricadere le conseguenze sui cittadini abbiamo voluto rappresentare lo stato di crisi in cui versano le Autonomie locali siciliane e, in assenza di soluzioni di carattere normativo e finanziario, si valuterà di formalizzare le dimissioni dalla carica”. Al momento esistono tre possibili proposte di delibere da parte delle amministrazioni comunali: prendere atto dell’impossibilità di predisporre il bilancio di previsione 2021/2023 in equilibrio economico-finanziario; approvarlo solo a seguito di particolari sacrifici o approvarlo consapevoli di rischiare il default. Si valuta al momento anche la sospensione dell’iter di approvazione del bilancio di previsione 2021/2023. “Abbiamo condiviso il documento assieme al prefetto – le parole di Cannata – che ha accolto le nostre preoccupazioni e assicurato di farsi portavoce, assieme agli altri prefetti dell’Isola, di portare a Roma le istanze a un tavolo nazionale”

 

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