I siracusani ed AstraZeneca, nei numeri la rottura del rapporto di fiducia: ieri solo 25 dosi
La campagna vaccinale in Sicilia stenta a decollare, nonostante il continuo ricorso agli open days aperti anche ai non prenotati e comunque appartenenti alle categorie target abilitate. Tra i problemi, la rottura del rapporto di fiducia tra gli utenti ed il prodotto noto originariamente come AstraZeneca.
I noti fatti di cronaca, le indagini ed i sequestri hanno causato una (naturale) reazione di diffidenza, che trova una plastica dimostrazione anche nei numeri del principale hub provinciale di Siracusa, quello di via Malta. Prendiamo ad esempio la giornata di ieri: su 979 dosi inoculate, sono state appena 25 le somministrazioni di AstraZeneca, ovvero appena il 2,5% del totale. E considerando come quel prodotto sarebbe quello destinato alla fascia più ampia di popolazione (60-79 anni), si comprende anche il motivo per cui i numeri stentino a decollare in Sicilia.
La settimana scorsa, porte aperte senza prenotazione da giovedì a domenica: ed anche in quella occasione, nonostante la buona risposta generale (quasi 5mila inoculazioni solo a Siracusa), il vaccino anglosvedese ha totalizzato 388 somministrazioni (9,2%). Poco, molto poco specie se si pensa che il 18 aprile, dopo uno dei primi open weekend del vaccino, erano state in tre giorni circa mille le dosi di AstraZeneca utilizzate all’hub di Siracusa.
Preferito di gran lunga il Pfizer, destinato però ad over 80 e soggetti fragili. Da questo punto di vista, è curiosa la ricerca di patologie da parte di alcuni utenti, desiderosi di vaccinarsi con il prodotto a Rmna e non con AstraZeneca. Spasmodica consultazione dei codici ammessi e ricerca in esami e certificati medici di sintomi assimilabili, dietro consulto con il medico di famiglia o specialista, non sembrano essere leggenda metropolitana.
Ricordiamo che da oggi potranno essere somministrate dosi di vaccino anche ai non prenotati in tutti gli hub e centri vaccinali della regione. In provincia di Siracusa sono 7, con l’hub di via Malta nel capoluogo capofila, in attesa anche del secondo hub a Portopalo.
Non tutti, ovviamente, potranno presentarsi per la vaccinazione. Vale sempre la divisione per età e categorie per cui potranno ricevere il vaccino tutti i cittadini con più di 60 anni (classe 1961 compresa) e i soggetti di ogni età appartenenti alla categoria prioritaria a “elevata fragilità” (così come indicato dal Piano vaccinale nazionale). Per questi ultimi, in particolare, basterà esibire un certificato rilasciato dallo specialista o dal medico di medicina generale comprovante la propria condizione di salute.
Per cercare di ridurre al minimo i disagi all’esterno, gli hub vaccinali saranno organizzati con corsie dedicate di prefiltraggio: oltre a quelle riservate ai cittadini già prenotati, verranno infatti allestiti dei corridoi proprio per i soggetti over 60 e per le persone con patologie a elevata fragilità. Proprio come accaduto durante le ultime giornate “open” del vaccino.