I sospetti di Cannata sull’ex sodale Napoli: “Macchè regista occulto, io confermo tutto…”

 I sospetti di Cannata sull’ex sodale Napoli: “Macchè regista occulto, io confermo tutto…”

Nell’occhio del ciclone per la bufera mediatica che lo ha investito, il parlamentare Luca Cannata (FdI) si sente vittima di “fuoco amico”. Come se a dare il via al balletto di dichiarazioni e accuse che lo chiamano in causa per una vicenda di dazioni di denaro o collette che dir si voglia, fosse stato qualcuno della sua stessa cerchia. E a domanda diretta, Cannata rende certezza il sospetto. “È dichiarato il fuoco amico. Sui giornali avrete visto una lettera di Giuseppe Napoli. Più fuoco amico di quello…”.
Qui bisogna riavvolgere il nastro. Napoli è stato sino a aprile 2024 il presidente provinciale di FdI ed in precedenza ne era il commissario provinciale. Sempre a fianco di Cannata, sembrava esserne la diretta propagazione sul territorio. Poi quelle dimissioni. Difficili da leggere, inattese e secche. In quella fase convulsa per la direzione provinciale del partito della premier, Napoli scrisse una nota riservata indirizzata ad Arianna Meloni e adesso – mesi dopo – finita sui giornali.
“Ha scritto che io ero l’accentratore del partito. Il fuoco amico quindi c’è ed esiste”, rimarca Cannata. Ma che sia solo Napoli il bersaglio del parlamentare quando indica regie occulte non è così scontato. “Lui insieme a tante altre persone. Ed è dovuto all’incapacità di traguardi politici e di raggiungere ruoli. E quindi si cerca di attaccare me”, la teoria dell’ex sindaco di Avola. “Per esempio, si da la colpa a me, in quella lettera, per la sconfitta elettorale di Siracusa. Una follia. Abbiamo avuto il candidato che ha scelto Forza Italia ed io non ho fatto altro che contribuire al centrodestra con massima lealtà”, si sfoga Cannata.
“Bisogna contestualizzare quella nota”, replica sereno al telefono Giuseppe Napoli. “Innanzitutto, l’intera struttura provinciale del partito manifestava quelle problematiche che ho riportato. Non ho fatto altro che scrivere quello che era il malcontento dei dirigenti del partito sul territorio. Anche ad Avola le voci critiche interne erano diverse. Poi non so come sia finita sulla stampa la nota riservata ad Arianna Meloni. Di certo – precisa l’ex presidente provinciale – non sono certo io il regista occulto di quanto sta accadendo. Anche perchè di questa cosa dei soldi non sapevo nulla”.
Per la cronaca, da Roma non è mai arrivato un riscontro o una risposta. “Ma io confermerei anche oggi tutto quello che era scritto nella lettera”, dice Napoli. Evita la polemica diretta con Cannata e quanto al suo impegno in politica: “per ora no, sono in stand-by”.

 

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