I travagli del PD che vorrebbe astenersi in un ballottaggio "tra destre"

“Il Partito Democratico, per effetto delle decisioni in merito agli apparentamenti dei due candidati al ballottaggio per la carica di Sindaco di Siracusa, sarà presente con i propri eletti in Consiglio comunale dove eserciterà un’opposizione costruttiva nell’interesse della città”. È il segretario cittadino del PD, Santino Romano, a sintetizzare quella che sarà la posizione del partito per il ballottaggio. E per renderlo ancora più chiaro, aggiunge che “resta ferma, in linea con quella regionale e nazionale, anche al ballottaggio, la collocazione di alternativa alle destre del Partito Democratico di Siracusa”. L’utilizzo del plurale, le destre, non è casuale. Per i democratici, Messina e Italia rappresentano entrambi quell’area. Ecco perché il PD non prenderà ufficialmente posizione, lasciando ai suoi elettori libertà di coscienza, foss’anche quella di andare al mare in occasione del ballottaggio.
“Noi porteremo avanti il programma della coalizione democratica e progressista guidata da Renata Giunta, anche in Consiglio comunale. Dando così voce e rappresentanza anche a quel 20% degli elettori e delle elettrici che hanno sposato quella visione per la nostra città e lavorando per rafforzare e consolidare il progetto nel prossimo futuro”, dice Romano.
Non è un mistero, però, che pezzi pregiati del PD come Massimo Milazzo ed il deputato regionale Tiziano Spada abbiano incontrato Italia nei giorni scorsi. E il tema dell’incontro non erano certo le granite.
Difficile avere un quadro chiaro dei reali movimento interni al Partito Democratico che, da sempre diviso in anime e correnti, rischia di disunirsi anche questa volta. Il dirigente Salvo Baio sposa la linea intransigente: “Come fece cinque anni fa, anche questa volta Francesco Italia ha umiliato il PD negandogli l’apparentamento che gli avrebbe consentito di avere la giusta rappresentanza in Consiglio comunale. Questa sua protervia non può passare inosservata e deve indignare i compagni e gli elettori del PD. Il vero avversario in questo ballottaggio è l’attuale sindaco e perciò bisogna astenersi dal votarlo. Il modo di fare politica del signore del Vermexio è incompatibile con le regole del confronto democratico ed è animato da rancori e spirito di vendetta”.
Il senatore Antonio Nicita ribadisce il concetto: “Nonostante il ballottaggio non ci veda direttamente coinvolti e il relativo esito non alteri la rappresentanza del PD in Consiglio comunale, la collocazione politica del Partito Democratico, in linea con quella regionale e nazionale, è sempre di chiara alternativa alla destra”. Saranno tre i consiglieri comunali del Pd, a prescindere dall’esito del ballottaggio.
“La presenza del Partito Democratico nel Consiglio comunale – aggiunge Nicita – sarà decisiva e consentirà di portare avanti, in modo autonomo, costruttivo e nell’interesse della città, le nostre idee e la nostra visione, in continuità con la richieste degli oltre diecimila elettori ed elettrici che hanno condiviso la bella corsa e la proposta di Renata Giunta a capo della coalizione democratica e progressista, aprendo alle tante giovani e fresche energie che ci hanno manifestato il loro entusiasmo e la volontà di andare avanti”.