Ias, il Pd accende le polveri nello scontro tra soci pubblici e privati: "via il direttore"
Il voto contrario sul bilancio consuntivo del 2016 da parte dei soci privati dell’Ias viene aspramente criticato dal Pd. Salvo Baio e Turi Raiti parlano di scelta “incomprensibile e particolarmente grave perchè dettata da propositi destabilizzanti” che avrebbe potuto determinare un conflitto dagli esiti imprevedibili sul futuro del depuratore consortile.
“Il consuntivo 2016 è lo specchio fedele della gestione dell’Ias da parte anzitutto del direttore dello stabilimento che è espressione degli industriali. Dunque il voto contrario delle industrie rende oggettivamente incompatibile la sua permanenza al vertice aziendale”, dicono cono forza i due esponenti Pd.
“A conferma dell’incomprensibilità del comportamento dei soci privati, nella riunione del consiglio di amministrazione gli stessi avevano votato a favore del bilancio. Cosa c’è dietro questo atteggiamento schizofrenico e dirompente?”, si domandano Baio e Raiti.
Che leggono in questo atteggiamento un possibile tentativo di aprire alla privatizzazione del depuratore o una volontà di ridimensionare il ruolo pubblico. “Sappiano gli industriali che non avranno gioco facile e che non sarà loro consentito di mettere in discussione i posti di lavoro e la dignità dei dipendenti. Ha fatto bene il presidente dell’Ias, Brandara, ad approvare il bilancio avvalendosi del pacchetto di maggioranza”.
Il Pd auspica adesso che la Regione rinnovi la convenzione con Ias, “senza intaccare i rapporti tra la parte pubblica e quella privata”, definendo un programma di investimenti volti a rigenerare gli impianti.