Idroscalo, per cederlo alla città chiesto un mega-progetto. “Ministero guadagna tempo”
Per ottenere il via libera del Ministero della Difesa, ed ottenere la parziale smilitarizzazione di un’area oggi occupata dall’Aeronautica su via Elorina, la task force dismissione immobili ha chiesto al Comune di Siracusa “una ipotesi progettuale opportunamente definita, concretamente perseguibile, riferita all’intero tratto di costa di intervento”. A rivelarlo è l’assessore Pierpaolo Coppa, chiamato in causa dai parlamentari Stefania Prestigiacomo (FI) e Paolo Ficara (M5s) che hanno invitato Palazzo Vermexio ad accelerare nella vicenda dopo lo storico incontro del 17 gennaio scorso e la prima apertura alla smilitarizzazione.
“L’indomani, il 18 gennaio, abbiamo subito scritto al ministero della Difesa, chiedendo un incontro. Il 27 gennaio ci hanno risposto dicendo che la nostra richiesta presupponeva alcuni elementi ed in particolare una ipotesi progettuale opportunamente definita, concretamente perseguibile, riferita all’intero tratto di costa di intervento. Quindi – dice ancora Coppa – dobbiamo predisporre un progetto relativo all’intera linea di costa. E capite che rispetto ad una semplice riqualificazione dell’area dell’Areonautica che vorremmo smilitarizzata, i tempi di predisposizione di un progetto sono diversi”.
Insomma, ci vogliono mesi per un progetto di massima che consideri cosa fare da parte a parte del porto Grande di Siracusa, inclusa l’Aeronautica. “Abbiamo nominato il responsabile del procedimento per conto del Comune di Siracusa. Abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti al Demanio, perchè la costa è demaniale. E stiamo parlando di aree di terzi, non solo aeronautica. Sul piano personale – continua l’assessore Coppa – avrei preferito una ipotesi che riguardasse solo l’area dell’Aeronautica, anche perchè il ministero è titolare di quella zona e non delle altre aree. Ma siccome tutti gli interlocutori (politici, ndr) hanno ritenuto fosse necessario ragionare sull’intera area di costa, io rispetto la volontà collettiva e procediamo così. Non scarico responsabilità, racconto come è andata. Questi sono i fatti”. In questa fase, quindi, gli uffici comunali stanno valutando cosa si può fare e cosa no, in quella ampia area, soggetta peraltro a più vincoli e con in mezzo proprietà private. L’idea è quella di ragionare di servizi, un waterfront con viabilità e posteggi. “Non dico che non riusciremo a far nulla, stiamo verificando adesso cosa fare. Però una pianificazione di una intera costa richiede più tempo per l’analisi”.
Sarebbe stato più agevole limitarsi al progetto della sola area da smilitarizzare. Dalla Difesa, però, vogliono conoscere in quale contesto si inserisce la richiesta del Comune di Siracusa.
“Non dobbiamo cadere in quello che rischia di essere un giochino a guadagnare tempo, condotto dal Ministero. Avendo noi siracusani l’interesse, dobbiamo essere attenti e presenti”, dice a stretto giro di posta il parlamentare Paolo Ficara (M5s). “Dal Ministero fanno richieste, ma non sono del tutto chiare. L’idea al termine dell’incontro a gennaio scorso era chiara: al Ministero serve una nota, anche di un paio di pagine, in cui si spiega per sommi capi cosa il Comune di Siracusa vuol fare in quella parte dell’idroscalo, cosa si cede in cambio all’Aeronautica e con maggiore dettaglio come su vuole cambiare il volto della zona sud di Siracusa, attraverso la riqualificazione dell’area da smilitarizzare. Non credo che a loro (Ministero, ndr) interessi davvero il dettaglio specifico della progettazione. Vogliono sapere in quale contesto chiediamo la cessione di quelle aree. Non vorrei che si finisse per giocare al loro gioco di guadagnare tempo, prima di arrivare alla dismissione”. Ficara, insomma, teme il ‘trappolone’ da parte del Ministero che prima apre (con le parole dell’on. Mulè, ndr) e poi cerca in tutti i modi di allungare il brodo. “Andate sul sito del Minsitero della Difesa”, invita il parlamentare. “C’è una sezione dedicata alla task force dismissioni immobili. Troverete l’elenco di situazioni simili a quelle di Siracusa. E ovunque hanno aperto tavolo tecnico di confronto, per poi chiudere la vicenda con un protocollo d’intesa”. Perchè stavolta stanno seguendo un’altra strada? “Non capisco cosa interessi alla Difesa cosa al limite la città voglia fare a chilometri di distanza dall’area di cui si chiede la smilitarizzazione…”