Siracusa. Gara raccolta differenziata da rifare, Italia: "Il Comune ha rispettato una sentenza del Tar"

 Siracusa. Gara raccolta differenziata da rifare, Italia: "Il Comune ha rispettato una sentenza del Tar"

“Il Cga ha disposto di rinnovare la gara per l’affidamento del servizio di Igiene Urbana, non certamente il servizio. Chi afferma il contrario mente: per ignoranza o malafede”. Così il vicesindaco, Francesco Italia commenta la sentenza del Consiglio di Giustizia amministrativa, che ha certificato che tutti i concorrenti alla gara dovevano essere esclusi. Il candidato sindaco commenta che “questi sono i momenti in cui chi si candida ad amministrare la città dovrebbe mostrare onestà intellettuale e capacità di affrontare le difficoltà con lucidità e fermezza, raccontando la verità, non mistificando né riportando ai cittadini falsità sperando di ottenere qualche voto in più. Un candidato bugiardo e spregiudicato sarà inevitabilmente un sindaco bugiardo e spregiudicato.” Italia spiega quindi che il Cga ha disposto il rinnovo della gara. “Il Comune di Siracusa ha affidato la gara a IGM sulla base di una sentenza del T.A.R. di Catania. Il comune non aveva quindi scelta-prosegue- doveva applicare quanto previsto dalla sentenza. Ieri il CGA ha detto in maniera chiara che la Commissione Regionale, nominata dall’ufficio regionale UREGA, ha sbagliato a non escludere anche IGM e pertanto ha modificato anche la decisione presa dal T.A.R. scritta da altri giudici, e non dal Comune (sic!), che il Comune aveva l’obbligo di eseguire».
«Perché, allora, da ieri pomeriggio sui social e nelle assurde dichiarazioni dei candidati è iniziata una gara a chi la spara più grossa contro l’amministrazione comunale? – chiede retoricamente Italia – Le sentenze si leggono e si eseguono”.Per Italia, “se vogliamo individuare l’anello debole bisogna indicare la Regione: quest’ultima ha accentrato e rallentato il sistema di affidamento delle gare rendendo inutili gli sforzi delle amministrazioni comunali”.Infine un passaggio sull’aspetto occupazionale. “È il momento-conclude il candidato alla carica di primo cittadino-. di pensare innanzitutto a tutelare i dipendenti, le imprese dell’indotto, gli operatori e tutti i lavoratori impiegati nell’industria dell’accoglienza. »

 

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