Il caro energia spinge verso un aumento le bollette idriche dei siracusani

 Il caro energia spinge verso un aumento le bollette idriche dei siracusani

Il vertiginoso aumento del costo dell’energia elettrica potrebbe portare ad un aumento anche delle bollette idriche dei siracusani. Se non interverranno novità sostanziali da parte del governo (Price Cap), il condizionale può anche essere rimosso ed i contribuenti aretusei dovranno prepararsi ad un nuovo salasso.
Per capire il perchè dello stretto legame tra servizio idrico ed energia elettrica bisogna fare una premessa. Le rete idrica comunale, purtroppo, è contrassegnata da una serie di perdite che mettono Siracusa, secondo recenti indagini, tra le città italiane con maggiore dispersione idrica, non essendo purtroppo il gestore titolato ad intervenire organicamente e strutturalmente, in maniera definitiva, sulle perdite idriche. Per evitare che questa dispersione causi continue interruzioni nel servizio, il gestore ha sviluppato negli anni una intelligente tecnica: mantenere i serbatoi che riforniscono la città sempre pieni, con un lavoro continuo delle pompe di sollevamento. Ma questo sforzo puoi permettertelo in condizioni ordinarie. Ora che il costo dell’energia è triplicato, si mette a rischio la stessa tenuta del servizio idrico.
Al punto che, anche da parte di Palazzo Vermexio, non è più tabù parlare di revisione del contratto. E’ una opzione prevista per legge, quando il contratto di servizio non è più conveniente per le parti, a causa di sopraggiunti motivi di forza maggiore.
Come leggere l’opzione revisione del contratto? Pur mantenendo a suo carico i rischi d’impresa e di servizio, il gestore (la Siam in questo caso) non può certo essere costretto a proseguire in perdita di esercizio, a causa di una bolletta energetica cresciuta da luglio ad oggi di tre volte circa, passando da 500mila a 1,4 milioni di euro/mese. Insostenibile. Pertanto, il contratto andrebbe rivisto limando il piano di investimenti da 1,9 milioni di euro l’anno e la stessa tariffa idrica su cui, però, determinante è Arera ed eventualmente con il ricorso ad interventi diretti di sostegno da parte del Comune. In termini tecnici, il primo passo sarà rivedere il piano Economico Finanziario, con un cambio nei costi operativi che subiscono il contraccolpo dell’aumento della spesa energetica per mantenere in funzione la rete comunale. Gli aumenti, nel caso, non sarebbero immediati ma a partire dalle bollette del 2023.
Per evitare il rischio di rincari anche nella bolletta idrica dei siracusani, l’unica speranza è un intervento concreto del nuovo governo, in soccorso dei Comuni. Price cap o aiuti economici più consistenti di quanto sino ad ora ipotizzato: ecco le uniche due alternative. Senza, diventerà inevitabile la revisione del contratto, del piano economico finanziario del servizio e dei costi in bolletta.
Se negli ultimi trent’anni vi fossero stati interventi strutturali sulla rete idrica, a cura del Comune che ne è proprietario, forse oggi le condizioni sarebbero diverse. Inutile piangere sul latte versato, ma i ritardi del passato pesano, innegabilmente, sulle tasche del presente. Palazzo Vermexio sta provando ad accelerare e correre ai ripari, in attesa di segni di vita da parte dell’Ati provinciale come da regolamento regionale.

 

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