Il caso De Simone turba FdI, Auteri: “Il partito non è un bus”

 Il caso De Simone turba FdI, Auteri: “Il partito non è un bus”

Il caso De Simone turba Fratelli d’Italia a Siracusa. Dei cinque consiglieri eletti, solo 2 sono rimasti fedeli al partito della Meloni (Cavallaro e Romano). Porto e Ricupero hanno salutato all’indomani dell’elezione, De Simone dopo pochi mesi. Il deputato regionale Carlo Auteri non nasconde la sua amarezza. “Fratelli d’Italia non è un autobus dal quale si sale e si scende a piacimento. È un partito frutto di un’ideologia e un’organizzazione e noi puntiamo in chi decide di aderire. La fuoriuscita di De Simone, dopo quella di Porto e Ricupero, per andare a finire in altri partiti non può che turbarmi”.
I primi fuoriusciti sono approdati in area Mpa, De Simone è al misto ma si vocifera di imminente adesione a Forza Italia. “Ci vuole onestà intellettuale – stigmatizza Auteri – vero è che non ci sono vincoli di mandato e che ormai pensare di rispondere a un elettorato è cosa non da tutti, ma ritengo abominevole questo modo di concepire la politica. Altrimenti è ovvio e naturale che la gente, gli elettori, abbiano sempre meno stima di chi ci rappresenta”.
FdI, come specificato dal coordinamento provinciale e comunale del partito, resterà all’opposizione di questa amministrazione comunale con il gruppo dei due consiglieri Paolo Romano e Paolo Cavallaro. “Noi non facciamo promesse di poltrone, non vogliamo corteggiare consiglieri di altre liste che semmai devono sceglierci per quello che siamo”, conclude.

 

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