Il caso. Minacce a Carianni, la solidarietà della politica ma il ‘silenzio’ degli altri sindaci
Il giorno dopo le minacce arrivate in forma anonima, con una lettera manoscritta, Marco Carianni è nel suo ufficio all’interno del Municipio di Floridia. Di buon mattino, come abitudine, ha raggiunto il palazzo di città. “Volevano mettermi paura? Sono solo riusciti a darmi ancora più carica nel proseguire la mia azione e il mio impegno per Floridia e i floridiani”, racconta sereno al telefono.
A diciotto ore dalla notizia, arrivano note di solidarietà e vicinanza. Il primo, ad onor del vero, è stato ieri il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, floridiano anche lui. Questa mattina è stato il gruppo consiliare del Pd di Siracusa ad esprimere allarme per l’accaduto. “Non siamo disposti a lasciare nessuno da solo, specie chi amministra e lotta ogni giorno per un percorso coerente senza ombre”, spiegano Greco, Zappulla e Milazzo.
Solidarietà viene espressa anche dal deputato regionale Carlo Auteri (FdI), in passato protagonista di alcuni scontri proprio con Carianni. “Pensarla politicamente in maniera diversa o addirittura diametralmente opposta, come avvenuto con il primo cittadino del mio paese d’origine, e scontrarsi anche duramente vuol dire avere passione per ciò che si fa e amore per il territorio. Questo, al sindaco Carianni, lo riconosco. Poi saremo sempre dalla parte opposta della barricata politica, ma condanno il vile gesto anonimo e auspico che questa persona chieda aiuto se ne ha bisogno senza passare alle minacce”. Dal Movimento 5 Stelle fanno sentire la loro voce il parlamentare Filippo Scerra, il deputato regionale Carlo Gilistro e la referente territoriale Cristina Merlino. “Desideriamo esprimere la nostra solidarietà al sindaco di Floridia, Marco Carianni, oggetto di minacce contenute in una lettera anonima. Sappia il primo cittadino di non essere solo e di poter contare sulla nostra vicinanza, anche come comunità politica sempre schierata dalla parte della Legalità”, si legge nella loro nota. “Condanniamo con forza l’episodio ed il metodo, i sindaci non siano il punchball di una montante rabbia sociale a cui il governo nazionale e quello regionale devono iniziare a dare risposte”, concludono.
Sorprende, invece, il silenzio degli altri sindaci della provincia. “Qualcuno mi ha chiamato”, dice Marco Carianni. Pubblicamente, però, nessuna dichiarazione o nota stampa, almeno non nell’immediato. Eppure sono queste le occasioni in cui bisogna mostrare compattezza e coesione, perchè minacciare un sindaco significa minacciare l’intero sistema locale e non può essere solo e semplicemente una questione “personale”. Reagire compatti per comunicare all’esterno forza e coesione e disincentivare così altri dal pensare che si possano risolvere i propri guai minacciando un amministratore locale o seguendo percorsi illegali.