Il Comune estingue 16 mutui, è diventato ricco? Coppa: “Vi spiego la scelta”
Con la decisione adottata dal consiglio comunale, ieri mattina, nel corso di una seduta convocata d’urgenza, Palazzo Vermexio ha deciso di estinguere 16 mutui mutui accesi con la Cassa Depositi e Prestiti.
Ma come il Comune di Siracusa reperisce i fondi necessari per liberarsi da “debiti” che teoricamente si sarebbe portato dietro fino al 2043?
Per rispondere a questa domanda si deve tornare indietro di qualche anno, quando il Governo Conte stabilì le modalità di accesso ai fondi del Bando Periferie, che metteva in campo risorse che i Comuni avrebbero potuto utilizzare per riqualificare i territori di pertinenza. Le amministrazioni comunali avrebbero dovuto anticipare le somme, salvo poi ottenere, a rendicontazione effettuata, il rimborso da parte dello Stato. “In quel momento storico- spiega l’assessore al Bilancio, Pierpaolo Coppa- non eravamo nelle condizioni di anticipare fondi, così, visto che avremmo poi ottenuto il rimborso, abbiamo deciso di ricorrere ad un’anticipazione bancaria. Abbiamo optato per un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, finanziamenti flessibili. Man mano che lo Stato ci restituiva le risorse anticipate, a nostra volta versavamo le rate previste”.
Cosa è cambiato oggi rispetto a quelle valutazioni. Il Comune è diventato “ricco”?
“Il consiglio comunale ha dato come indicazione quella di verificare la possibilità di estinguere o rinegoziare i mutui accesi- spiega Coppa- Un obiettivo strategico a cui abbiamo lavorato, arrivando alla soluzione prospettata e poi ratificata. Oggi possiamo contare su una cassa positiva, abbiamo rendicontato parte delle opere realizzate. Una volta ottenute le somme dallo Stato, anziché continuare a pagare interessi, fino al 2043, abbiamo ritenuto molto più vantaggioso chiudere la partita”. Il Settore Economico Finanziario estinguerà, dunque, anticipatamente 16 mutui ventennali in totale. Per effetto di questa decisione, alla Cdp saranno versati 8 milioni 903 mila 750,05 euro. Per effetto di questa decisione la Cassa depositi e prestiti restituirà all’Ente 57 mila 779 euro.
Il rimborso anticipato rientra tra le missioni contenute nel Documento unico di programmazione 2024/2026.