Il cuore di associazioni e volontari: kit di primo soccorso e alimenti, da Siracusa all’Ucraina

 Il cuore di associazioni e volontari: kit di primo soccorso e alimenti, da Siracusa all’Ucraina

Parallelamente alle famiglie che offrono ospitalità ai profughi, continua a Siracusa la gara di solidarietà in favore del popolo ucraino. Tre furgoni e diverse macchine hanno già raggiunto Acireale da dove ieri è partito un convoglio diretto nella regione di Volin in Ucraina. All’interno dei pacchi sono stati raccolti: farmaci, presidi medico-chirurgici e kit primo soccorso ma anche alimenti a lunga scadenza, alimenti per bambini, pannolini, coperte ed altri generi di prima necessità oltre a lettere e messaggi di solidarietà rivolti alla popolazione ucraina.
Tra i contributi più commoventi, quelli di bimbe e bimbi delle scuole che hanno voluto con i disegni far volare lontano un tenero messaggio di pace e speranza. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di tante volontarie e volontari delle associazioni: Astrea in Memoria di Stefano Biondo, Arci Siracusa, Zuimama Arciragazzi, Assoraider Siracusa e RiciCreo di Ferla con il supporto logistico del Comune di Ferla e non ultima per importanza la collaborazione e il grande cuore della cittadinanza siracusana e di quella ferlese.
Centrale la presenza di una cittadina ucraina che vive da poco a Siracusa, Nataliya Figurna, grazie alla quale è stato possibile stabilire una rete di contatti e collaborazioni in tutta Italia fino a giungere in Ucraina: “Abito in Italia dal 2010, sono originaria di Ivano-Frankivs’k, cittadina della parte occidentale dell’Ucraina. Dal 2015 ho vissuto a Firenze, dove lavoravo nel settore della moda. Al momento lavoro on line e mi sono trasferita a Siracusa da fine novembre perché volevo avvicinarmi al mare e a un clima più caldo per il periodo invernale. Una parte della mia famiglia sta in Italia ma tanti parenti e amici stanno in Ucraina. Mi sono subito attivata per contribuire, almeno minimamente, alla Pace e per alleviare un po’ il dolore dei miei connazionali attraverso gli aiuti. Adesso provo dolore e paura, mi sento impotente, ma anche tanta gratitudine per la sensibilità e la solidarietà degli italiani e in particolar modo dei siciliani. Avete un grande cuore”.

Motore instancabile delle iniziative locali è Rossana La Monica, presidente di Astrea in memoria di Stefano Biondo. “Stiamo vivendo con particolare sofferenza momenti storici così difficili ed ingiusti. Mobilitarsi è la giusta conseguenza per alleviare questo forte senso d’impotenza e angoscia. Eravamo lì a preparare tutte quelle scatole. Guardavo le mie mani maneggiare kit di primo soccorso, medicine e materiale per bambini e bambine di tutte le età e non riuscivo a non sentire un nodo alla gola, è stata una raccolta che non avrei mai, mai, voluto fare”.
C’è poi Simona Cascio, di Arci Siracusa: “Le lacrime sono scappate più di una volta, dalla signora che portava a fatica un sacchetto con tutto quello che era in grado di donare, agli ucraini ormai siracusani di adozione che mi affidavano insieme al pacco tutto il loro desiderio di accompagnarlo fino al loro Paese, ai bambini della scuola che hanno portato i disegni da spedire con il loro carico di speranza. Vorrei veramente ringraziare tutte le volontarie e i volontari che anonimamente ci hanno aiutati a piegare, impacchettare, selezionare e trasportare l’enorme materiale arrivato. Chi ha messo a disposizione garage, auto, energia e amore a volontà”. Cristina Aripoli, Zuimama Arciragazzi: “Sono giorni carichi di emozioni, ho visto donare ognuno per ciò che poteva… bambini, giovani delle scuole, il mondo dello sport, le associazioni di vari paesi della nostra provincia, gli anziani ed altri migranti fuggiti da altre guerre.. Ringraziamo tutto il terzo settore della provincia di Siracusa che ha collaborato mettendosi in rete non solo che le altre realtà associative di Italia ma anche della Polonia, Romania, Ucraina e quella parte di popolo russo che rinnega questa guerra. Abbiamo donato tantissimo da tutta Italia e insieme ci coordineremo fino alla fine”.

 

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