Il diffuso e silente malcontento dei consiglieri comunali. E Scimonelli scrive alla Regione

Terminata una buona dose di pazienza, al consigliere comunale Ivan Scimonelli non è rimasto che rivolgersi all’assessorato regionale delle Autonomie Locali. Il capogruppo di Insieme racconta di attendere dal 24 aprile scorso un riscontro alla proposta di modifica al regolamento per l’occupazione temporanea di suolo pubblico. All’attenzione dell’assise cittadina, con tanto di protocollo, Scimonelli portò l’aspetto del privato gravato di servitù di passaggio pubblico per un dehor.
“Nonostante solleciti in ogni forma, aspetto ancora una risposta chiara e risolutiva da parte del Direttore Generale del Comune di Siracusa. Siamo davanti ad un caso di intralcio all’attività politica e per questo ho chiesto l’intervento dei funzionari regionali, in modo che producano un espresso e formale richiamo a Palazzo Vermexio. Con questo atteggiamento, la macchina comunale ha sin qui ostacolato di fatto il regolare esercizio del mio mandato politico”, accusa Ivan Scimonelli.
Non pago, rincara la dosa. “Ad aggravare la situazione, le carenti motivazioni addotte dal dirigente responsabile del settore, peraltro prive di adeguata coerenza normativa”, dice il consigliere di opposizione.
“Dare una risposta tempestiva e circostanziata alle istanze dei consiglieri comunali è un obbligo di legge. Per questo invito il Comune a verificare eventuali inadempienze e ritardi, dolosi o colposi, da parte dei dirigenti preposti, con particolare riferimento al caso esposto”.
Il caso può sembrare di poco conto. Eppure quello che Scimonelli rivela è un malessere diffuso tra i banchi del Consiglio comunale. E non solo tra quelli dell’opposizione. “Da settimane non vengono più fornite le risposte scritte alle interrogazioni dei consiglieri comunali”, spiffera una fonte che vuole restare anonima