Il finanziamento per salvare il Bartolo dallo sfratto? “E’ un bluff della Regione”

 Il finanziamento per salvare il Bartolo dallo sfratto? “E’ un bluff della Regione”

Il finanziamento regionale per salvare l’istituto superiore Bartolo dallo sfratto? Un bluff. A sostenerlo è il deputato regionale siracusano Giovanni Cafeo, in aperta polemica aperta con l’assessore Bernadette Grasso.
“Una presa in giro, un abile gioco delle tre carte con l’annuncio di nuovi fondi a disposizione che però di fatto sono sempre le stesse somme”, dice Cafeo. Per poi chiarire ulteriormente: “il finanziamento annunciato altro non è che quello derivante dall’atto di clemenza della Città Metropolitana di Messina che aveva destinato l’eccedenza del suo stanziamento, pari appunto a 1,2 milioni di euro, al Libero Consorzio di Siracusa. Oggi, l’unica novità sta nella diversa destinazione delle somme, la cui priorità viene adesso spostata per coprire ‘le spese necessarie ad assicurare il diritto allo studio’. Togliere risorse agli stipendi dei dipendenti per tamponare i debiti degli istituti superiori non è certo la soluzione che il territorio auspicava – prosegue Cafeo – ma si tratta più che altro di una sorta di contentino mediatico, per sperare di tirare a campare prolungando l’agonia degli istituti superiori siracusani, nonché dello stesso Libero Consorzio. Di questa somma inoltre – continua l’On. Cafeo – circa la metà verrà trattenuta dagli istituti di credito per il recupero di interessi sui prestiti, mentre soltanto 600 mila euro circa andranno effettivamente ai proprietari degli immobili creditori dell’ente”.

“Adesso basta – conclude l’On. Cafeo – siamo stufi di essere trattati in questo modo e chiedo a tutta la deputazione regionale e nazionale, indipendentemente dal colore politico, ai sindaci, ai rappresentanti degli imprenditori e dei lavoratori di fare uno scatto di orgoglio e far sentire insieme la nostra voce, la voce di un territorio che non può più tollerare di essere considerato soltanto un ostacolo da parte di questo Governo regionale”.

 

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