Il futuro della zona industriale e le dismissioni da evitare: si "federano" Priolo, Melilli ed Augusta
L’allarme dismissione e desertificazione lanciato da Confindustria Siracusa e dalla principali realtà del polo petrolchimico continua ad essere di stretta attualità, anche nell’agenda politica locale. Priolo, Melilli ed Augusta provano ad aprire al dialogo sul tema con Consigli comunali “itineranti”. Si comincia il 3 luglio a Priolo e poi, nei venerdì successivi, Melilli e poi Augusta. C’è l’intesa tra i tre presidenti ovvero Biamonte, Cutrona e Marturana.
“Le dichiarazioni di possibile chiusura degli impianti con la conseguente perdita di posti di lavoro va respinta con fermezza, pur condividendo una necessaria rivisitazione complessiva del Piano regionale della Qualità dell’Aria”, spiega da Priolo Alessandro Biamonte. La volontà è quella di avviare un percorso “di transizione energetica ed ambientale nel rispetto dell’equilibrio tra tutela ambientale, salute e occupazione”, aggiunge il presidente del consiglio comunale di Priolo. “La zona industriale deve far conoscere la volontà in termini di investimenti e occupazione, le amministrazioni devono essere più snelle ed offrire chiarezza e tempestività nelle decisioni. Bisogna agire per trovare soluzioni concrete o la crisi sarà sempre più forte. Occorre agire, fare chiarezza subito, creare una rete fra i Comuni”, insiste.
Per Rosario Cutrona, presidente del consiglio comunale di Melilli, “il momento storico attule consente che tre presidenti giovanissimi possano contribuire a fare la storia concordando, con la società civile e le attività produttive, le azioni da intraprendere”.
Sulla stessa linea di Biamonte e Cutrona anche Marturana, presidente del consiglio comunale di Augusta, la quale non nasconde come innegabilmente “dal futuro della zona industriale dipende gran parte del futuro del nostro territorio”.