Il giorno dopo, Ricci: “Nessun dramma, non molliamo sogni e progetti”

 Il giorno dopo, Ricci:  “Nessun dramma, non molliamo sogni e progetti”

Il giorno dopo la prima sconfitta stagionale – arrivata in coda ad una striscia record di venti risultati utili consecutivi – in casa Siracusa l’umore resta buono. “Certo, c’è grande amarezza per la sconfitta contro l’Igea Virtus. È una sconfitta che brucia, ma nessun dramma. Siamo pronti a ripartire domenica contro la Reggina e a rilanciare con nuovi progetti”, anticipa su FMITALIA il presidente Alessandro Ricci.
Il massimo responsabile del club azzurro torna sul silenzio a fine gara. “Non un vero e proprio silenzio stampa, dopo la partita c’erano delle condizioni ambientali non ottimali. Quindi abbiamo preferito far passare il momento caldo” ed evitare dichiarazioni che potevano costare deferimenti o altro.
L’analisi della sconfitta è affidata al dg Alessandro Guglielmino. “Abbiamo gestito bene il primo tempo, ma gli avversari hanno avuto più fame di noi. Siamo convinti sia stato solo un incidente di percorso e siamo pronti a tornare a correre”.
Campionato finito? Oggettivamente, è tutto nelle mani del Trapani. “Nonostante il loro balzo in avanti, noi non molliamo”, la sintesi del presidente. Come nello stile azzurro, non si cercano alibi. Anche se l’azione del secondo gol dell’Igea è quanto meno discutibile e le continue offese e minacce piovute dagli spalti e culminate nella “sorpresa” negli spogliatoi dove ignoti hanno pensato bene di urinare dove c’erano borse e teli del Siracusa.
Nel distacco con il Trapani, più che la sconfitta di ieri forse pesano i due pareggi negli scontri diretti giocati in casa e soprattutto il pari a Ragusa. “Si, per il nostro percorso forse pesa di più il pareggio contro il Ragusa. La nostra prima sconfitta stagionale ci darà altra fame di risultato e voglia di rilancio. Intanto nei prossimi due mesi abbiamo progetti di alleanza con altre società, come il Balzan FC, club della Premier League maltese, e un percorso importante di sensibilizzazione al concetto di sportività”, assicura Alessandro Ricci che, semmai ce ne fosse bisogno, ripete più e più volte che non smobilita da Siracusa.
E alla parola futuro è strettamente collegata un’altra: stadio. Alessandro Ricci detta i tempi. “Se dobbiamo giocare tra i professionisti, serve uno stadio nuovo. Si tratta di un progetto complesso e nella tarda primavera ci saranno informazioni più concrete. Dobbiamo avere grandi ambizioni. Nei prossimi anni, per poter giocare nei campionati maggiori, il Siracusa deve avere un nuovo stadio”.

 

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