Il paradosso del lavoro: le imprese che vogliono assumere non trovano personale
Riguarda anche Siracusa il cosiddetto paradosso del lavoro. Gli imprenditori che vogliono assumere, trovano molte difficoltà nel reperire personale, specie quello qualificato qualificato. Dall’elaborazione effettuata dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre sui risultati emersi dall’indagine condotta sulle entrate programmate dagli imprenditori dall’Unioncamere-Anpal, sistema informativo Excelsior, e relative a gennaio 2020, risulta che il 32,8% delle assunzioni previste sono di difficile reperimento a causa dell’impreparazione dei candidati o, addirittura, per la mancanza degli stessi.
La provincia di Siracusa è purtroppo allineata al dato nazionale, anche a fronte di un minor numero di assunzioni programmate. La percentuale del “difficile reperimento” è pari al 32,5 mentre la media per il sud Italia è del 27,5%. Siracusa è ampiamente sopra il trend del Mezzogiorno. E’ evidente, quindi, il problema e la distanza tra la domanda e l’offerta qualificata, anche sul mercato del lavoro.
Analizzando l’elenco delle professioni di difficile reperimento, si nota che le imprese faticano a trovare in particolare cuochi, camerieri, professioni dei servizi turistici e soprattutto autotrasportatori. Dato comune a quasi tutto il Sud Italia.
Impietosa la lettura offerta da Paolo Zabeo, coordinatore dell’ufficio studi Cgia. “L’offerta di lavoro si sta polarizzando: da un lato gli imprenditori cercano sempre più personale altamente qualificato, dall’altro figure caratterizzate da bassi livelli di competenze e specializzazione. Se per i primi le difficoltà di reperimento sono strutturali, a causa anche dello scollamento che in alcune aree del Paese si è creato tra la scuola e il mondo del lavoro, i secondi invece sono profili che spesso i nostri giovani rifiutano e solo in parte vengono coperti dagli stranieri”. Ma è anche vero che pur di lavorare, in molti hanno accettato una occupazione meno qualificata del titolo di studio conseguito.