Il Pd sfoglia la margherita: rompere con Italia o restare in giunta? Venerdì la decisione
Il Pd di Siracusa ritirerà il suo appoggio alla giunta Italia o confermerà, su basi rinnovate, l’alleanza con l’attuale amministrazione? La risposta al quesito che da settimane agita il ristretto mondo politico aretuseo arriverà nella prima serata di venerdì 6 agosto. Il segretario cittadino Santino Romano ha convocato la direzione cittadina del Partito Democratico. Appuntamento nella sede di viale Paolo Orsi per discutere proprio del “rapporto del Partito Democratico con l’amministrazione comunale della Città di Siracusa”. E’ il punto numero 2 all’ordine del giorno, dopo la relazione del segretario.
Non è difficile immaginare cosa dirà Romano alle varie anime del Partito Democratico che, come abitudine, si presenta spaccato ed in ordine sparso all’appuntamento. Ripercorrerà gli ultimi accadimenti e le fibrillazioni che hanno attraversato la giunta ed il Pd. Dopodiché chiederà ai vari gruppi le loro intenzioni sul da farsi: rompere con Italia e la sua giunta o proseguire su nuove basi?
Il pensiero di Santino Romano, in verità, è già noto. Come il segretario provinciale Adorno, è per la chiusura di ogni rapporto con l’attuale amministrazione che verso il Pd ed i suoi rappresentanti non ha sempre tenuto un aplomb esattamente istituzionale. Cosa che – tra le altre – i due segretari, cittadino e provinciale, non perdonano a cuor leggero al sindaco Francesco Italia. Ma la carta rimpasto potrebbe catalizzare nuove ed impreviste intese, anche se nei giorni scorsi Romano respingeva con forza ogni “tentazione” relativa ad un ulteriore assessorato per il Pd.
Assessori in quota Pd risultano Pierpaolo Coppa e Andrea Buccheri. Difficilmente, in caso di rottura, volterebbero le spalle a Francesco Italia.
Ecco anche perchè dalla giunta seguono, ma senza particolari patemi. C’è la sensazione che la rottura possa essere evitata in extremis. Ma qualunque sarà la scelta del Pd, il primo cittadino ha giocato d’anticipo: prima di ferragosto romperà gli indugi e presenterà una rinnovata (rimpasto) squadra di governo cittadino, dopo l’uscita di Italia Viva e dei suoi assessori. E lo farà con o senza Pd.