Il più grande impianto “acchiappa” anidride carbonica aria-mare sorge in porto ad Augusta
Sorge nel porto di Augusta il più grande impianto industriale al mondo in grado di rimuovere dall’aria 800 tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Attraverso un processo chimico, l’anidride carbonica viene stoccata in mare, sotto forma di bicarbonati di calcio, “con notevoli effetti benefici per l’ecosistema marino” secondo diverse fonti tecniche.
Si tratta di una tecnologia innovativa ideata e realizzata dalla startup italiana Limenet, che aveva già sperimentato a La Spezia un progetto pilota con sequestro di CO2 nel 2023, ora aumentato per lo scalo augustano di ben 100 volte nelle dimensioni con una capacità di stoccaggio di CO2 – 100kg/h.
“Il ruolo del nostro ente è anche quello di tutelare il mare, oltreché il territorio – sottolinea Francesco Di Sarcina, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Orientale – dobbiamo considerare il mare come centro di vita della nostra economia e del nostro commercio, dunque è necessario proteggerlo. Per queste ragioni abbiamo accolto, con profonda attenzione e forte interesse, l’iniziativa di Limenet che dona al porto di Augusta un record mondiale nel passaggio aria-mare dell’anidride carbonica e possa essere da stimolo per altre strutture portuali italiane, e non solo, al fine di adottare strumenti potenti ed efficaci nella salvaguardia dell’ambiente marino”.
Costituita un anno e mezzo fa, la società fondata da Giovanni Cappello, uno dei più grandi esperti in Italia di gassificazione, Stefano Cappello, ingegnere ambientalista ed Enrico Noseda, già co-founder di diverse startup di successo, ha consolidato la propria tecnologia sul mercato: “Dopo anni di ricerca ed esperimenti siamo onorati di presentare il nostro primo impianto industriale ad Augusta – evidenzia Stefano Cappello, CEO e Founder di Limenet – risultato che segna un passo significativo nello sviluppo della nostra tecnologia e nella crescita della società. Nell’ultimo anno abbiamo venduto i primi crediti di CO2 equivalenti a 1.000 tonnellate di emissioni negative grazie all’accordo con KlimaDAO e concluso un percorso di accelerazione presso Faros, acceleratore della blue economy della rete CDP Venture Capital. Grazie alla collaborazione con l’Adsp del Mar di Sicilia Orientale e con il Comune di Augusta, abbiamo avviato il primo progetto in Italia di rimozione del carbonio nel mare tramite i bicarbonati di calcio”. Nel 2024 Limenet ha aumentato il capitale di 5 milioni di euro e ricevuto l’opinione di verifica positiva di RINA (ente di certificazione tra i più importanti in Italia) ottenendo la certificazione ISO 14064-2 della propria metodologia per la rimozione di CO2 (sono pochissime le società al mondo ad averla). La presentazione dell’impianto di Augusta a Milano nel corso del convegno “Limenet opening”, moderato dalla Stakeholder and Impact Specialist di Limenet Beatrice Capano, che ha fatto il punto sui risultati della ricerca scientifica e sugli obiettivi futuri della società, tra cui quello di costruire, entro la fine del 2025, un altro impianto che vada a integrarsi con quello augustano. All’incontro hanno preso parte, oltre a Di Sarcina e ai fondatori di Limenet, anche rappresentanti del mondo scientifico, industriale ed economico: Stefano Caserini, associato Università di Parma, Daniela Basso, ordinaria Università Milano-Bicocca, Jacopo Visetti, Co-Founder di Aither, Stefano Molino, responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital, Giovanni D’Angelo, Scheme Manager Sustainability & Energy di RINA e, con un video messaggio, il sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare.