Il procuratore di Siracusa, Fabio Scavone: “disperato tentativo di eludere norme”

Il procuratore di Siracusa, Fabio Scavone, ha pochi dubbi. L’indagine ribattezza Muddica avrebbe svelato un modo di gestione della cosa pubblica “negativo”. Non si parla di grandi appalti pubblici, spartizioni o conclamati episodi di corruzione, piuttosto di “un disperato tentativo di eludere le norme” poste a garanzia di un corretto affidamento degli appalti pubblici.

Gli investigatori del commissariato di Priolo, guidati da Fabio Aurilio, segnalano in positivo la figura del segretario generale che provò in tutti i modi a difendere la legalità, finendo per questo “punita” fino a scegliere di trasferirsi in altro Comune. Alcuni “strani” comportamenti nell’affidamento di alcuni appalti hanno fatto scattare le indagini che hanno finito per svelare una trama dove gli appalti, come la “muddica”, erano da gestire in famiglia.

 

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