Il rimpasto a Siracusa e la partita per le Provinciali, gli incroci passano da Cafeo
Si allungano i tempi per il rimpasto di giunta a Siracusa. E finiscono inevitabilmente per intrecciarsi con le elezioni provinciali. Nonostante manchi ancora la cornice normativa – l’Ars dovrebbe iniziare questa settimana ad occuparsi del ddl Province – i partiti sottotraccia sono già a lavoro. E Siracusa non è da meno.
Il nome attorno a cui si incrociano le due vicende, rimpasto e provinciali, è quello di Giovanni Cafeo. L’ex deputato regionale, oggi in forza alla Lega, in Consiglio comunale a Siracusa è il “referente” del gruppo Insieme (3 consiglieri). Se da una parte, Cafeo è un papabile candidato per la presidenza della Provincia con gradimento diffuso nel centrodestra (ma serve l’intesa con FdI a Palermo), dall’altra può rappresentare quell’apertura politica che permetterebbe al sindaco di Siracusa di non ritrovarsi “stritolato” dal forte Mpa. Le trattative sono in corso, per una e per l’altra vicenda.
Procediamo con ordine. Giovanni Cafeo ha dato la sua disponibilità verso una candidatura per la presidenza della Provincia. Riscuote buon credito tra gli alleati di centrodestra, con Forza Italia che potrebbe convergere sul suo nome, visto che non potrà accampare primogenitura in quanto ha già espresso la candidatura a sindaco per il capoluogo (Messina, ndr). Determinante sarà la posizione di Fratelli d’Italia che non nasconde di vedere bene Titti Bufardeci candidato presidente. Da capire se il diretto interessato accetterà o declinerà l’invito, come fatto per le amministrative. In quel caso, allora, il centrodestra siracusano potrebbe compattarsi su Cafeo, in attesa del via libero del tavolo regionale.
Sul fronte del rimpasto in giunta comunale, lo stesso esponente leghista non nasconde che vi sia stato qualche abboccamento con il sindaco Francesco Italia. Un eventuale ingresso in giunta, subordinato ad obiettivi programmatici definiti, porterebbe altri tre consiglieri comunali dalla parte dell’amministrazione. Utili certo, ma non sufficienti per garantire al sindaco una certa indipendenza dall’alleato Mpa, la cui forza è cresciuta in maniera esponenziale. Il nome per la giunta? Il gruppo Insieme potrebbe ritrovarsi su Alfredo Foti. Ma non è l’unico in ballo. Da capire come deciderà di posizionarsi Forza Italia, non contraria a priori alla giunta.
Dagli incastri di questo delicato puzzle politico in giunta comunale paiono dipendere anche il cammino per l’approvazione del bilancio, non ancora approdato in Consiglio, e il quadro di alleanze per le elezioni provinciali.