Il silenzio della politica sui fatti contestati a Melilli: parla solo l’opposizione e il M5s
Poche le reazioni politiche all’arresto del sindaco di Melilli, Peppe Carta, insieme all’assessore Elia. L’opposizione, rappresentata dal gruppo consiliare melillese Ritorniamo al Futuro, ha convocato per domani una conferenza stampa. Sarà il capogruppo, Salvo Sbona, a dare una lettura del momento.
In silenzio i partiti tradizionali ed i loro esponenti provinciali, da Forza Italia al Pd. A parlare sono allora i deputati del Movimento 5 Stelle Stefano Zito e Paolo Ficara. “L’indagine della Polizia di Priolo, coordinata dalla Procura di Siracusa, rivela come sia ancora pericolosamente presente nella politica di casa nostra il rischio di una gestione arbitraria della cosa pubblica. Se le accuse verranno confermate in giudizio, emergerebbe un grave inquinamento della vita pubblica di Melilli”, dicono prima di sottolineare che è stato “proprio il MoVimento 5 Stelle Sicilia, con una interrogazione a prima firma del deputato Giorgio Pasqua, a contribuire ad accendere i riflettori sul comune di Melilli, con una interrogazione parlamentare che risale al mese di agosto”. Dopo quella interrogazione, la Regione ha disposto una ispezione le cui risultanze non sono, però, ancora note. “Il cambiamento spesso non è solo un fatto di volti ed età ma di proposta politica ed impegno”, rimarcano ancora Ficara e Zito. Che rivolgono un ringraziamento alle forze dell’ordine ed alla magistratura per l’importante attività di indagine. “Siamo convinti che non bisogna mai abbassare la guardia contro la corruzione, una battaglia che ci vede impegnati con il decreto ‘spazza-corrotti’ approvato a dicembre 2018, che prevede, tra l’altro, l’aumento delle pene per questo tipo di reati”.