Il Siracusa la ribalta nel secondo tempo e vince contro la CastrumFavara: 3-1

Il Siracusa ribalta la CastrumFavara grazie ai subentrati dalla panchina. Al Nicola De Simone la gara valida per la ventottesima giornata del girone I di Serie D si chiude con la vittoria degli azzurri per 3-1. A decidere il match sono le reti di Maiko Candiano e Sebastiano Longo (doppietta).
Primo tempo dai due volti per il Siracusa. Gli azzurri partono con il piede giusto, giocando con buon ritmo una partita vivace. La prima occasione da gol arriva al 20’ con il palo colpito da Giuliano Alma. Al 26’ ancora occasione azzurra, sempre con Alma, che sfiora il palo alla sinistra dell’estremo difensore della CastrumFavara. Al 30’ doccia gelata per mister Turati: Varela con un tiro velenoso trafigge Iovino e Favara in vantaggio. Piove sul bagnato per il Siracusa e al 31’ esce in barella Marco Palermo per infortunio. Il Siracusa prova a reagire, attacca a testa bassa e sfiora il gol del pareggio al 44’ prima con Russotto e poi con Convitto, ma nulla da fare. I primi 45’ si chiudono 0-1.
Alla ripresa il Siracusa parte subito forte e la prima occasione per il pareggio è al 46’ con Russotto. Al 51’ è ancora Siracusa, tiro a giro di Convitto ma Scuffia gli nega la gioia del gol. Al 58’ il Siracusa riesce a trovare il gol del meritato pareggio con Maiko Candiano che piazza il pallone dove il portiere della CastrumFavara non può arrivare.
Al 70’ la CastrumFavara resta in 10: doppio giallo ed espulsione per Baglione dopo un fallo su Sarao. Al 82’ il Siracusa ribalta il risultato con Sebastiano Longo che sorprende Scuffia e firma il 2-1 per gli azzurri. Al 89’ contropiede Siracusa ed è 3-1: doppietta di Longo.
Importante vittoria per gli uomini di Turati che, nonostante l’avvio positivo, devono fare i conti con un primo tempo in cui devono gestire il gol dello 0-1 della CastrumFavara. Nel secondo tempo vince la convinzione e lo spirito del Siracusa che ribalta il match e porta a casa 3 punti d’oro. La Reggina vince sul campo del Sambiase e la distanza tra Turati e Trocini, quindi, rimane invariata.