Il tesoretto del clan finito sotto sequestro, a svelare la tela di affari il cugino del boss
All’origine dell’operazione Barrakan con cui i Carabinieri hanno assestato un duro colpo agli affari del clan Nardo, ci sono le parole del cugino di Filadelfo Ruggeri, all’ergastolo per mafia ed omicidio. E’ stato Alfio Ruggeri a consentire agli investigatori siracusani di svelare la rete che si dipanava dalla società di trasporto di ortofrutta finita sotto sequestro ed egemone nel mercato della zona nord della provincia. Fatturato anno di circa 25 milioni di euro su cui sono scattati ieri i sigilli.
Nella ricostruzione operata dalla Dda di Catania, l’azienda di famiglia sarebbe stato una sorta di bancomat per il clan lentinese vicino ai Santapaola di Catania. Alfio Ruggeri, collaboratore di giustizia, ha fornito elementi utili agli investigatori per ricostruire la tela di affari ed interessi che ruotavano attorno all’attività di trasporto su gomma di ortofrutta.