Il testimone accusa: "mi ha investito per uccidere". Il giudice lo rimette in libertà
Una lite al pub, poi l’incidente. “Mi ha investito volontariamente”, ha accusato in aula il ragazzo chiamato a testimoniare nel processo che vede imputato Danilo Carbè. Il 24enne avolese è accusato di tentato omicidio. Era stato arrestato dai carabinieri di Avola nel giugno del 2019 perchè ritenuto responsabile di avere travolto con la propria auto il teste, dopo una lite scoppiata poco prima in un locale della cittadina siracusana.
Sin dalle prime battute del procedimento in corso al Tribunale di Siracusa, il 24enne ha negato di aver agito con lo scopo di uccidere. Lo ha ribadito in aula Antonino Campisi, avvocato difensore, che ha visto accolta la richiesta di revoca degli arresti domiciliari.
Secondo la difesa, Carbè sarebbe rimasto vittima a sua volta di un’aggressione con più persone coinvolte. Spaventato, sarebbe scappato in auto finendo accidentalmente per investire il teste che, imprudentemente, avrebbe provato a fermare la corsa.