Il vaffa e la spinta, Fabio Granata: “Mi scuso con tutti per il mio comportamento”
Poche ore lo spintone finito sui social, arrivano le scuse dell’assessore comunale Fabio Granata. “Per storia politica e personale – afferma – so bene che il mio dovere è di rappresentare l’istituzione e il suo decoro, e dunque mi scuso con tutti, anche con quel cittadino, per il mio comportamento. Però va anche detto che la prevaricazione con la quale si cercava, in un’occasione di festa, di impedire lo svolgimento della cerimonia e agli altri di vivere quel momento non può passare in secondo piano e doveva essere interrotta. Io l’ho fatto, certamente con metodi non adeguati e me ne scuso. Le contestazioni verso le istituzioni sono sempre accettabili ma non devono degenerare nella prepotenza”.
Il sindaco Francesco Italia spiega che “la contestazione forse nasce da un fraintendimento. Eravamo lì non per rivendicare un importante intervento di recupero, che non c’è stato, ma semplicemente per dare il via al Premio da un luogo simbolico e davanti a una lapide restaurata per l’occasione dopo tanti anni. Questo era il nostro intento e questo è ciò che ho provato a spiegare a quel cittadino. Poi la risposta alla contestazione ha toccato un eccesso che andava evitato e per questo, come primo cittadino, mi assumo la mia responsabilità. Mi sono subito scusato dell’accaduto con i presenti alla cerimonia, con la persona intemperante e lo faccio con tutti i cittadini”.
Ci sarebbe anche altro per cui indignarsi, nel frattempo. Sotto la lapide restaurata era stata posta anche una ghirlanda di fiori. E’ stata rubata poco dopo la fine della cerimonia.