Immigrazione e casi di Tbc. La Marina Militare: "Non tralasciamo informazioni sulla positività, ottimo il lavoro dei sanitari"
Esplode un nuovo caso “contagio” dopo alcune dichiarazioni apparse sulla stampa nazionale in cui si parla di 8 militari della Marina impegnati nell’operazione Mare Nostrum risultati positivi alla tbc. Una notizia che ha dato nuovo fiato ad allarmi mai realmente sopiti nelle zone dove il fenomeno migratorio ha conosciuto numeri impressionanti, come il siracusano. Da Roma, interviene allora la Marina Militare. “I vertici sanitari della Forza Armata e i Delegati delle Rappresentanze Militari dei Comandi coinvolti nel dispositivo Mare Nostrum hanno potuto constatare la capacità e l’impegno profuso della componente sanitaria impegnata nella gestione dell’Operazione, così come nell’affrontare la problematica dell’amianto negli elicotteri. Inoltre hanno avuto chiarezza della continua attenzione all’evolversi della situazione sanitaria nei confronti del personale militare coinvolto e delle loro famiglie, non tralasciando le informazioni circa i casi di positività al test Mantoux (per la tbc, ndr).I delegati del Co.Ce.R Marina esprimono ammirazione e gratitudine per l’opera umanitaria che i nostri equipaggi, ben lungi dall’essere complici degli scafisti ma con senso dello stato, svolgono quotidianamente nel mediterraneo, nonostante le tante difficoltà logistiche, fisiche ed economiche, per le quali ci aspettiamo la dovuta attenzione da parte del Governo e l’Unione Europea”.