Impianti fotovoltaici a Francofonte: "Così uccidete l'agrumicoltura"
“L’agrumicoltura è morta, il Tarocco è diventato un affare per pochi, il lavoro dei braccianti non è più una ricchezza e si pensa a realizzare mega impianti fotovoltaici”. Duro affondo del movimento politico “Mille papaveri rossi”, che punta l’indice contro la pubblicazione di due avvisi che riguardano la costruzione di impianti fotovoltaici, uno dei quali in contrada Passaneto. Un aspetto che rende perplessi i componenti della forza politica, che fa notare come nel perimetro dell’area indicata ricadano zone di interesse archeologico e boschivo. “Sfumata la costruzione del termovalorizzatore di proprietà della Solgesta, proprio a Francofonte in contrada San Biagio-racconta il movimento. ora ci provano due aziende disponibili a costruire due enormi impianti di fotovoltaico, la fattezza dei quali deturpa l’ambiente circostante, provoca una violenza “non gratuita” al territorio e non tiene conto delle caratteristiche dei terreni sui quali verranno costruiti, arrecando un danno notevole mediante la depauperizzazione delle peculiarità di quei territori”. Definizione significativa quella utilizzata: “nuovo assalto alla diligenza per mano dei privati, che ricaveranno enormi profitti che non produrranno, però, alcun beneficio al bene pubblico, nè al lavoro negli agrumeti e nè tantomeno per i pascoli. Nessuna notizia, secondo la denuncia, nemmeno del promesso abbattimento dei csti di energia elettrica che sarebbero derivati dall’entrata in funzione dell’impianto eolico di Contrada San Leo, stando a quanto raccontano i componenti de I mille papaveri rossi. La richiesta è quella di un immediato cambio di passo.