Impresa siracusana "sotto attacco" in Danimarca: disavventura sindacale per la Solesi. Il 30 maggio udienza a Siracusa

 Impresa siracusana "sotto attacco" in Danimarca: disavventura sindacale per la Solesi. Il 30 maggio udienza a Siracusa

L’Europa è davvero una cosa strana, vista dalla Sicilia. Perchè succede persino che un’azienda florida e rispettosa delle regole, tra le prime per il contributo al pil della provincia di Siracusa, ovvero la Solesi, si ritrovi condannata da un tribunale danese. Vicenda sindacale, senza possibilità di appello che ora però mette a rischio circa 200 dipendenti dell’impresa siracusana richiesta ed impegnata all’estero per la competenza tecnica nel settore petrolifero ed energetico.
Come accaduto per altre commesse in Europa, anche nel cantiere danese la Solesi ha impiegato lavoratori regolarmente assunti in Italia, correttamente remunerati e con integrale versamento di tutti i contributi previdenziali ed ogni altro onere sociale secondo la legge italiana.
Durante i lavori, però, un sindacato danese ha preteso che la Solesi pagasse ulteriori somme non dovute in Danimarca e, di fronte al legittimo rifiuto di quest’ultima, ha adito la giustizia danese.
Uno speciale Tribunale del Lavoro danese ha così condannato la Solesi a pagare una pena pecuniaria di circa 2 milioni di euro a titolo di multa per omissione dei versamenti di ulteriori somme imposte dal Contratto collettivo nazionale danese, ma per lavoratori assunti in Italia. Inoltre, quest’importo non è riconosciuto ai lavoratori (peraltro mai iscritti al
sindacato danese) ma va nelle casse del Sindacato stesso.
Innanzi al Tribunale del Lavoro danese, la Solesi ha sempre affermato e dimostrato di non essere tenuta al pagamento dei contributi in Danimarca, poiché questi versamenti erano già stati effettuati in Italia (INPS, INAIL, Cassa Edile e Prevedi).
Per provare la propria regolarità contributiva, la Solesi ha depositato tutta la documentazione possibile dinanzi al giudice danese al quale, sin dall’inizio, ha chiesto espressamente di ottenere una pronuncia dalla Corte di Giustizia Europea a seguito della evidente incompatibilità del Contratto Collettivo Nazionale Danese con il diritto europeo. Il pagamento di questa somma metterebbe la società in grande difficoltà nell’ ottemperare alle loro richieste e potrebbe portare ad una drastica riduzione dell’attuale forza lavoro, oltre che mettere in discussione la sopravvivenza della società.
A Solesi non è rimasta altra scelta che chiedere qui in Italia il diniego del riconoscimento della sentenza danese. Udienza il 30 maggio al Tribunale di Siracusa.

 

Potrebbe interessarti