In fila per la petizione per chiedere il ritorno del corpo di Santa Lucia a Siracusa

Nuova iniziativa di Francesco Candelari per chiedere il ritorno definitivo del corpo di Santa Lucia a Siracusa. Con due banchetti piazzati di buon mattino sulla piazza dedicata alla Patrona, ha dato vita ad una raccolta firme con cui mira a dare maggiore rilevanza alla richiesta che, negli anni, con incrollabile fede e notevole caparbietà ha già indirizzato all’Arcidiocesi di Siracusa, al Patriarcato di Venezia e persino alla Santa Sede ed al governo, ricevendone in cambio educare ma negative risposte.
Insieme a diversi volontari, alla Pro Loco e con l’ausilio del consigliere comunale Damiano De Simone (FI) come certificatore, ha spiegato ai tanti siracusani che affollano il mercatino domenicale di piazza Santa Lucia il senso della sua proposta con cui vuol dare nuova forza alla volontà popolare, di fedeli e devoti che sognano il ritorno definitivo del corpo di Lucia, da secoli protetto e custodito a Venezia.
A metà mattina erano già oltre quattrocento le firme raccolte, segno dell’attenzione attorno all’iniziativa che vuole simbolicamente rafforzare un sogno che però, al momento, non pare avere grandi possibilità di successo. I patti tra Arcidiocesi e Patriarcato sono chiari, il corpo di Lucia torna in visita ogni dieci anni a Siracusa, come avverrà a breve in questo 2024. Altro non si può. Da Venezia hanno già manifestato ufficiosamente sorpresa e qualche fastidio per la mozione portata in Consiglio Comunale nei mesi scorsi e con chi si chiedeva il ritorno definitivo del corpo della Santa siracusana.
La raccolta firme non sarà certo pretesto per un nuovo incidente diplomatico a poche settimane dalla visita decennale concordata. Semmai è il segno tangibile di come, anche in epoca di social e digitale, la devozione verso Lucia a Siracusa rimanga forte, nei gesti e nei contenuti. Venezia, siamo certi, saprà dare la giusta lettura ai fatti senza temere che chissà quali iniziative siano allo studio o nei pensieri. Siracusa è e rimane città civile e ligia al rispetto di patti e accordi.