Incendi, ecco perchè la Regione ha sorprendentemente escluso Siracusa dai ristori
Fa rumore l’esclusione di Siracusa dalla lista delle province per le quali la Regione ha stanziato somme per ristorare i cittadini dei danni subiti a causa degli incendi dell’estate del 2023. Nonostante le eccezionali ondate di calore che hanno avvolto il territorio siracusano e la catena di rovinosi incendi che, soprattutto a luglio, hanno causato notevoli danni da Epipoli a Targia, senza trascurare la zona sud del capoluogo e vaste aree in provincia, la Regione non ha ritenuto di dover prevedere ristori per i cittadini siracusani.
Nei mesi scorsi, il Comune di Siracusa aveva però raccolto le istanze di risarcimento presentate da quanti hanno subito danni alla propria abitazione o attività. Ed a gennaio ha inviato a Palermo tutto l’incartamento. A fine febbraio, le prime avvisaglie di qualcosa di imprevisto. Il Consiglio dei Ministri deliberò, su proposta del ministro per la Protezione Civile Nello Musuneci, lo stato di emergenza per 12 mesi ma solo nei territori delle province di Catania, Messina, Palermo e Trapani “a seguito dei gravi incendi e dell’eccezionale ondata di calore che si è verificata a partire dal 23 luglio dello scorso anno”. Una delibera accompagnata dallo stanziamento da parte del Dipartimento della Protezione Civile di Roma di 6,1 milioni di euro. Escluse quindi Siracusa e la sua provincia.
Il settore comunale di Protezione Civile, ad inizio marzo, inviò una richiesta di chiarimenti alla Regione “sullo stato delle istanze siracusane di indennizzo e ristoro, a vario titolo formulate”. E con, in subordine, la richiesta di accedere a risorse regionali per i rimborsi. A nessuna delle due domande la Regione ha però dato riscontro positivo. Secondo gli uffici palermitani – spiegano fonti del Comune di Siracusa – siccome non c’è stata alcuna ordinanza di chiusura di strade o di blocco della circolazione, non vi sarebbe stato realmente alcun grosso pericolo per la popolazione e di conseguenza Siracusa non dovrebbe rientrare tra le province beneficiarie. Un abbaglio a cui la Regione avrebbe potuto facilmente porre rimedio semplicemente visionando i servizi e le immagini pubblicate dai media, anche nazionali, sull’emergenza incendi vissuta da Siracusa nell’estate scorsa.