Incendi, i Vigili del Fuoco scrivono al Prefetto: “Noi sottorganico ma manca prevenzione”
Le principali sigle sindacali dei Vigili del Fuoco di Siracusa si sono rivolte al Prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto. L’emergenza incendi di queste ultime giornate ha fatto emergere limiti nelle dotazioni organiche e nei mezzi, difficile così fronteggiare in sicurezza scenari come quelli dei giorni scorsi.
I pompieri siracusani hanno assicurato il loro impegno incondizionato, al limite delle proprie possibilità. “Un’attività incessante di turni di 24 ore, frenetici e senza sosta, collaborando anche con tutte le altre forze dell’ordine e Protezione Civile per fronteggiare quanto è accaduto”, rivendicano i sindacati che mettono in guardia sulla “necessità di avviare, nel più breve tempo possibile, un processo veloce ed affidabile atto a migliorare l’efficienza del servizio espletato dai Vigili del fuoco di Siracusa”.
Di emergenza incendi si parla ormai con regolarità, ogni estate, dal 2021. Senza sensibili cambiamenti da un anno all’altro, soprattutto alla voce prevenzione. E la denuncia che parte dalle organizzazioni di categoria dei Vigili del Fuoco di Siracusa è netta, in tal senso: “serve fare quello che non si è mai fatto: prevenzione incendi delle aree boschive demaniali, comunali e private”.
E traspare una sorta di sensazione di impotenza, dovuta ad una carenza organica che per il comando provinciale dei Vigili del Fuoco “si attesta al 20% rispetto alla pianta organica DM 02.12.2018”. Ad esempio, nella giornata del 22 luglio sono state impiegate squadre ridotte (4 unità invece di 5) per mancanza di personale. L’apertura “dimezzata” della sede di Priolo “ha sottratto ad altre sedi unità operative importanti, vedasi il Distaccamento Augusta Terra che opera all’interno della zona industriale e dell’insediamento militare marittimo. Sono stati tolti gli autisti in pianta organica spalmati nella predetta sede con aggravio di costi per l’Erario per le missioni del personale e costi per lo spostamento di automezzi fra le sedi. Si evidenzia il numero insufficiente in questi scenari emergenziali di automezzi di soccorso, gravati anche nel soccorso quotidiano, di mancanza di risorse adeguate per le riparazioni tempestive e indispensabili, per non depotenziare il soccorso prestato dai Vigili del Fuoco di Siracusa, con gravi ripercussioni che si riflettono negativamente sull’intero dispositivo provinciale”. Una situazione, quella denunciata dai sindacati di categoria, che “deve fare riflettere tutti” per garantire “maggiore attenzione sul potenziamento del servizio di soccorso nazionale e provinciale”.
Da metà luglio, segnalati in incremento giornaliero gli interventi per incendi, fino ai vasti roghi che hanno colpito le zone di Francofonte, Augusta, Priolo, Noto, Pachino e ovviamente Siracusa. “Picco massimo si è avuto il 24 e 25 luglio con evacuazione albergo e civili da abitazioni dal Villaggio Miano a Siracusa; a Melilli nelle frazioni di Città Giardino e Villasmundo, dove il 25 luglio sono state evacuate circa 600 persone”, ricordano i Vigili del Fuoco, insieme agli incendi che interrotto i collegamenti autostradali tra le province di Siracusa e Catania. Gran lavoro anche per domare le fiamme nei pressi del deposito carburanti di San Cusumano, della Marina Militare. “Alle prime ore del 26 luglio – continuano i sindacati di categoria – un vasto incendio ha colpito la contrada Cugni, tra i comuni di Sortino e Ferla, fino a raggiungere la Valle dell’Anapo e l’area protetta di Pantalica”.
Da queste premesse, la richiesta inoltrata alla Prefettura: “un intervento serio e concreto per perseguire insieme l’obiettivo di un territorio più sicuro, ma soprattutto per una maggiore sicurezza per il personale dei Vigili del Fuoco di Siracusa”.