Incendio di via Elorina, primi risultati Arpa: benzene, metacrilato e acroleina

Arpa Sicilia ha reso noti i primi risultati delle analisi compiute dopo l’incendio di via Elorina. Sono stati prelevati tre campioni di aria ambiente con canister ed è stato effettuato un campionamento per la determinazione delle diossine in aria, utilizzando infine anche i dati delle centraline fisse dal 12 al 17 febbraio.
I campioni di aria prelevati con i canister, in prossimità dell’incendio, evidenziano la presenza di composti tipici dei fenomeni di combustione, quali benzene, metacrilato, acroleina. Sostanze che possono essere prodotte dalla combustione di materiali plastici, plexiglass e vernici ad esempio. Segnale anche questo della presenza di discariche abusive, anche con presenza di rifiuti speciali. Lievi sforamenti che diminuiscono nel prelevato il 17 febbraio.
Le analisi condotte nell’area di via Columba non evidenziano livelli significativi di composti organici volatili.
Dall’analisi dei dati delle centraline fisse per il monitoraggio della qualità dell’aria (le più vicine sono Teracati e Pantheon) emergono concentrazioni medie orarie di benzene più elevate di quanto si osserva di norma negli agglomerati urbani, in cui non sono presenti impianti industriali.
Inoltre, è stato superato il 16 febbraio il limite della concentrazione media giornaliera per il PM10 nella stazione Pantheon e il valore guida OMS della concentrazione media giornaliera di PM2.5 (15 μg/m3) sia nella stazione Pantheon che Teracati.
Per i livelli di diossina, bisognerà attendere ancora qualche giorno per gli esiti dei campionamenti in continuo condotti con apposito macchinario arrivato da Arpa Ragusa.
Nessuno dei valori riportati nel report pubblico consultabile sul sito di Arpa Sicilia permette di ipotizzare la presenza di amianto. Questo anche perché le fibre di amianto derivano da fenomeni di abrasione e una volta immesse nell’ambiente possono essere rilevate nelle polveri e con analisi al microscopio di alta definizione.