Ingresso negato al non vedente con cane guida, i chiarimenti dell’Acquapark

 Ingresso negato al non vedente con cane guida, i chiarimenti dell’Acquapark

“Negli impianti adibiti a gioco acquatico vige il divieto di ingresso per gli animali”. La direzione dell’acquapark entra nel merito della polemica scaturita alcune settimane fa dalla protesta di un cittadino di Melilli che, accompagnato dal proprio cane guida, in quanto non vedente, si è sentito rispondere che non sarebbe stato possibile concedere l’accesso all’animale, nonostante cane di servizio.
“In particolare per tali tipologie di impianti, che ospitano vasche ricreative attrezzate e caratterizzate dalla prevalente presenza di acquascivoli e sistemi di generazione di moti ondosi destinati all’uso ludico- spiega Aretusa Park- indispensabile che l’attività di balneazione (fruita anche da bambini di altezza compresa fra metro 1 e metro 1,40) avvenga soprattutto nel rigido rispetto di inderogabili norme di sicurezza igienico-sanitarie. Disposizioni senza il rispetto delle quali non è neppure garantito ai titolari di queste particolari tipologie di strutture ricettive il rilascio da parte delle Autorità competenti delle necessarie autorizzazioni all’apertura,
alla gestione ed alla continuità delle corrispondenti attività ludico/acquatiche”.
Poi un ulteriore passaggio. “Spetta ai titolari dei parchi acquatici -prosegue la nota ufficiale della direzione del parco acquatico- garantire a tutti i bagnanti indispensabili livelli minimi di salubrità dell’acqua, degli ambienti e delle rispettive istallazioni per limitare e, ove possibile, neutralizzare il rischio di diffusione di germi patogeni, funghi, lieviti e trialometani. Un tale dovere discende direttamente dalle previsioni di cui all’articolo 32 della Costituzione, che riconosce e garantisce la tutela del diritto alla salute (specie dei soggetti più fragili)”.
Ne consegue che “vige il divieto d’ingresso di animali anche presso il parco acquatico di Melilli, come recita l’articolo 15 del corrispondente regolamento pubblicato sul sito ufficiale del Parco, in conformità alla prevista normativa in materia d’igiene ed inerente al corretto funzionamento anche delle piscine finalizzate al gioco acquatico (si veda in particolare quanto statuito dalla Conferenza Stato Regioni del 16 gennaio 2003 numero 1605).
Non a caso, infatti, la nostra struttura è periodicamente sottoposta alla vigilanza ed ai rigidi controlli esterni effettuati periodicamente dalla competente Azienda Sanitaria Provinciale, che può giungere alla chiusura degli impianti nel caso non fossero riscontrati sufficienti livelli di igiene e sanità ambientali (dell’acqua anche di ricircolo e delle relative attrazioni)”.
L’Aretusa Park annuncia, infine, che “nell’interesse di tutti i potenziali fruitori della relativa struttura, senza rischi per la salute di alcuno, al fine di consentire per l’avvenire l’accesso alle diverse aree del Parco ai soggetti non vedenti privi della possibilità di assistenza – ritiene opportuno rivolgersi alla competente Azienda Sanitaria Provinciale per i necessari chiarimenti”.

 

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