Terremoti e prevenzione, un sismografo a scuola. Il Corbino nella rete di rilevamento Ingv-Unict

C’è anche il Liceo Corbino di Siracusa tra i cinque istituti scolastici della Regione che hanno aderito al progetto promosso dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dal Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania (UNICT): l’Osservatorio Sismico Scolastico. L’iniziativa prevede l’installazione, nel mese di maggio, di stazioni sismiche negli Istituti superiori per sensibilizzare i giovani sui rischi naturali e rafforzare la collaborazione tra mondo della ricerca, Università e scuole.
L’obiettivo dell’Osservatorio è quello di promuovere la cultura della prevenzione sismica, sensibilizzare i giovani sui rischi naturali e dare loro strumenti per comprendere e monitorare i terremoti attraverso un’esperienza diretta e partecipativa. Questo avverrà anche attraverso degli incontri che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) terrà nelle scuole superiori selezionate della Sicilia Orientale a partire dal mese di maggio.
I cinque Istituti scolastici della Regione sono: Liceo Scientifico e Linguistico “Principe Umberto di Savoia” di Catania, Istituto d’Istruzione Superiore “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT), Liceo “Giovanni Verga” di Adrano (CT), Liceo “Orso Mario Corbino” di Siracusa e Istituto d’Istruzione Superiore “G. Galilei – T. Campailla” di Modica (RG).
Le stazioni installate saranno integrate nell’Osservatorio Sismico Urbano dell’INGV.
Con un programma ricco di attività didattiche e un approccio interattivo, gli studenti potranno acquisire in tempo reale i dati sulla sismicità locale, analizzarli e comprendere le tecnologie utilizzate per monitorare i terremoti.
Grazie al supporto tecnico e scientifico dell’INGV e dell’Università di Catania, gli studenti saranno coinvolti in progetti di ricerca concreti, collaborando con esperti del settore e partecipando ad attività formative sulla gestione e mitigazione del rischio sismico. Obiettivo ultimo, stimolare la curiosità scientifica e rafforzare il legame tra studenti e mondo della ricerca per avvicinare le nuove generazioni alla scienza, alla tecnologia e all’innovazione.
“Coinvolgere le scuole in attività di monitoraggio sismico è un passo fondamentale per diffondere la consapevolezza sui rischi naturali e per formare cittadini più informati e responsabili”, ha spiegato Stefano Branca, Direttore dell’Osservatorio Etneo dell’INGV. “Le scuole rappresentano il contesto ideale per coltivare la cultura della prevenzione e dell’educazione al rischio, un patrimonio da custodire e trasmettere alle generazioni future. Questo progetto non solo arricchisce l’offerta formativa delle scuole coinvolte, ma contribuisce anche alla raccolta di dati utili per la comunità scientifica, fornendo informazioni preziose per migliorare la conoscenza del nostro territorio e dei suoi rischi naturali”.
Francesco Panzera, Professore di Geofisica della Terra Solida presso l’Università di Catania, ha sottolineato l’importanza di iniziative di questo genere per promuovere le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e avvicinare i giovani a questi ambiti: “Questo progetto rappresenta un’opportunità unica per far scoprire ai ragazzi le potenzialità della ricerca scientifica e per coinvolgerli attivamente in attività che vanno ben oltre la teoria. È un’occasione per favorire l’integrazione tra il mondo accademico e la società civile, con un’attenzione particolare ai giovani, che sono il futuro della nostra regione e del nostro Paese”.