Intesa Mpa-Lega mette a rischio il patto tra Carta e Italia? “Nostre scelte non cambiano”
L’intesa in Sicilia tra Mpa e Lega è la novità politica del momento. Il rinnovato patto federativo siglato da Raffaele Lombardo da una parte e Matteo Salvini dall’altra, guarda in particolare alle elezioni europee. E disegna un nuovo equilibrio all’interno del centrodestra siciliano, dove le due forze hanno mostrato di “soffrire” la voglia di primeggiare dell’asse FdI-FI.
“Riprende il cammino con il movimento politico nazionale che più di tutti è in sintonia con i temi del Movimento per l’Autonomia”, spiegano i deputati regionali Mpa e tra, in primo piano, Giuseppe Carta. Il leader degli Autonomisti in provincia di Siracusa saluta con favore l’accordo. Ma quale ricaduta avrà, ad esempio, sul capoluogo? Nel Consiglio comunale il gruppo del Mpa è forza di maggioranza a sostegno del sindaco Francesco Italia, formalmente espressione civica ed agli antipodi – ad esempio – della Lega. Ufficialmente, dal Movimento Popolari e Autonomisti di Siracusa assicurano che non ci sarà alcun contraccolpo e quindi avanti insieme. Ma su alcuni temi, come ad esempio l’autonomia differenziata, notevole è la distanza tra l’amministrazione comunale e Mpa.
“Come Commissario Provinciale della Lega non posso non congratularmi per un patto federativo che consentirà di raggiungere importanti obiettivi che i siciliani aspettano da tempo”, commenta Enzo Vinciullo. “Ho già incontrato l’On. Giuseppe Carta, con il quale, così come previsto nel patto federativo, attueremo una collaborazione fattiva ed una sinergia positiva in tutte le amministrazioni locali a tutela del nostro territorio e della nostra gente”, aggiunge puntando anche alla dimensione locale che vede il Movimento Autonomista in maggioranza con Italia.
Attesa a questo punto per il nuovo incontro che si terrà in settimana a Siracusa, tra Mpa e Lega. “Ci riuniremo per discutere sul tipo di collaborazione che dovremo portare avanti sul territorio, ognuno all’interno del suo contenitore”, spiega il sindaco di Melilli e deputato regionale. L’intesa viene “interpretata” come accordo in vista delle Europee e senza refluenze sulla politica locale.