Investita da un pirata della strada, Maria Grazia Cavarra: “Questa città mi fa paura”

 Investita da un pirata della strada, Maria Grazia Cavarra: “Questa città mi fa paura”

Investita da un ragazzino alla guida di uno scooter mentre attraversava la strada. Un adolescente, che è fuggito via, facendo perdere le proprie tracce mentre Maria Grazia Cavarra, ex assessore comunale allo Sport ed imprenditrice, rovinava sull’asfalto.

Amarezza nel suo racconto, non tanto per le conseguenze della caduta, perché per fortuna ha avuto la prontezza di pararsi la testa con le mani. Un volo di un paio di metri che avrebbe potuto comportare lesioni ben più serie.

L’episodio si è verificato in via Augusta. “Dalla mia sinistra proveniva un’auto che si è fermata per farmi attraversare, idem dall’altro lato, con un altro veicolo che si è fermato. A quel punto è sbucato fuori uno scooter a velocità sostenuta. Mi è arrivato addosso, senza frenare, non mi aveva vista, sbalzandomi di qualche metro. E’ caduto anche lui. Si è rialzato, si è avvicinato e mi ha detto: “Mi scusi, non l’ho proprio vista”. Io, spaventata, non riuscivo in quel momento a parlare. Si è creata una folla intorno a me, sono stata soccorsa. Nella confusione, ha pensato bene di dileguarsi”

Poi Maria Grazia Cavarra prosegue.

“Per fortuna, nel cadere, sono riuscita a pararmi la testa con le mani, grazie al mio angelo custode che in quel momento era evidentemente presente…Mi sono ammaccata tutta ma non rotta. Trasportata in ambulanza in ospedale ho rilasciato le dichiarazioni del caso.
Il ragazzo di circa 16 anni, scooter nero, casco nero, occhiali, con pantaloncini e maglietta nera smanicata, sarà ricercato nelle immagini delle telecamere della zona che dovrebbero essere esaminate dalla polizia. È stato l’ennesimo caso di pirateria stradale. Avrà avuto paura delle conseguenze e questa non è di certo una giustificazione”.

Le considerazioni che ne derivano sono piene di dispiacere, delusione, forse anche disillusione.
“Vivo in una città che ormai mi fa paura- commenta Maria Grazia Cavarra- dove si va in tre sullo scooter e senza casco. Dove lo stop al rosso del semaforo è solo per i bacchettoni come me, si circola senza assicurazione, senza patente, si scorrazza a velocità assurde in pieno traffico e se rispetti i limiti ti suonano dietro, e bene che ti vada ti insultano e ti mandano a fanculo.
Su 100 automobilisti che vedo transitare, 98 sono con il cellulare in mano.
I cosiddetti “posti di blocco”, sempre negli stessi posti, quindi facili da eludere, non fanno più paura a chi circola violando ogni norma”.

Ed infine una speranza, che ha tutto il sapore di una sollecitazione, di un appello vero e proprio.
“Vorrei vedere -conclude – una presa di posizione dell’amministrazione, che chieda l’intervento urgente di tutte le forze dell’ordine, con personale che circoli a piedi, in moto, in borghese o in alta uniforme, che faccia sentire la propria presenza e dia sicurezza, protezione ai cittadini”.

 

 

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