Isab-Lukoil, si attiva a Roma il Comitato Sicurezza Finanziaria. Mise ancora alla finestra

E’ stato attivato, a Roma, il Comitato di Sicurezza Finanziaria in merito alla vicenda Isab Lukoil. Si occuperà anche delle connesse interlocuzioni con le banche per una soluzione che possa intanto garantire la continuità dell’attività dell’impatto, in attesa di ulteriori misure strutturali di medio-lungo periodo. Il 5 dicembre diventerà operativo l’embargo via mare al petrolio russo e ben noti sono i problemi di approvvigionamento tramite altre fonti della raffineria siracusana, indirettamente bloccata dalle sanzioni internazionali alla Russia.
Ad avanzare una simile situazione, non appena insediate le Camere, era stato il senatore siracusano Antonio Nicita. “Il congelamento di ulteriori riunioni del tavolo istituito mesi fa, in sede Mise, necessita a questo punto un intervento urgente del Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF), istituito presso il Ministero di Economia e Finanze. Si tratta dell’autorità italiana competente sui temi relativi alle sanzioni in vigore disposte dall’UE e alla legislazione europea in relazione alle misure restrittive di carattere finanziario. Nell’imminenza della data di embargo, solo un intervento del CSF può eliminare ogni incertezza giuridica circa la compatibilità, con l’attuale impianto sanzionatorio europeo, dell’importazione di petrolio non russo, consentendo alle banche interessate di riprendere l’erogazione delle necessarie linee di credito, al fine di consentire la continuità dell’operatività dell’impianto”, spiega Nicita.
Oggi la conferma dell’attivazione del Comitato. Fatto di cui è stata informata anche Giusi Scaduto, prefetto di Siracusa.
Ma intanto, martedì scorso, a vuoto l’ennesima interlocuzione con il Mise che – ad essere generosi – può essere definita appena “interlocutoria” e con vista su fine anno per una qualche posizione operativa ed ufficiale.